Referendum ATAC: il quorum non è stato raggiunto. Il referendum per la liberalizzazione del trasporto pubblico locale a Roma non ce la fa.
Fallito l’obiettivo del 33,3% di affluenza, ma tra i votanti trionfa il sì con oltre il 74%.
I Radicali non ce l’hanno fatta: il referendum per la liberalizzazione del trasporto pubblico locale a Roma, detto comunemente Referendum ATAC, non raggiunge il quorum necessario del 33,3%. L’affluenza, infatti, si è fermata al 16,4%. Tra i voti scrutinati è comunque netta l’affermazione del sì, che trionfa con oltre il 74% dei voti.
Nel corso della giornata non sono mancate le polemiche. I Radicali, promotori del referendum, hanno denunciato che molti cittadini non sarebbero riusciti a votare perché privi della tessera elettorale che però, in una circolare, il Comune aveva spiegato non essere necessaria per la votazione.
AFFLUENZA ORE 12
Alle ore 12 l’affluenza alle urne per il referendum sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale è del 4,63%.
AFFLUENZA ORE 16
Alle ore 16 l’affluenza alle urne è dell’8,95% con 211.817 votanti su 2.367.636 aventi diritto.
COMITATO SI’: CAOS NEI SEGGI, GRAVE RISCHIO VIOLAZIONE DIRITTI
“In queste ore, mentre si svolgono le votazioni per il referendum ‘Mobilitiamo Roma’ per la messa a gara del trasporto pubblico nella capitale, ci arrivano dai seggi numerose segnalazioni di fatti gravissimi che stanno impedendo a molti cittadini di esercitare regolarmente il loro diritto di voto”. Così in una nota Riccardo Magi, Alessandro Capriccioli e Francesco Mingiardi, promotori del referendum, e Simone Sapienza, segretario di Radicali Roma.
“In particolare- proseguono- molti presidenti impediscono di votare a chi è sprovvisto di tessera elettorale, mentre il regolamento afferma con inequivocabile chiarezza che per accedere alle urne è sufficiente il documento di identità. Alcuni seggi, inoltre, non risultano accessibili ai disabili, altri sono stati spostati, in pressoché tutti manca un presidio delle forze dell’ordine e si riscontrano problemi anche in alcuni ospedali. Posto che documenteremo tutte le violazioni di cui avremo notizia, per utilizzarle già da domani in ogni sede opportuna, invitiamo l’Amministrazione a intervenire subito, già dai prossimi minuti, per evitare che si compia uno scempio senza precedenti dei diritti fondamentali dei cittadini. Ne va, letteralmente, della democrazia”.