Esordio con rinvio per il decreto Genova in aula alla Camera. Il presidente della commissione bilancio Claudio Borghi scrive al presidente della Camera Roberto Fico e comunica all’aula che è necessario un rinvio perchè non c’è ancora il parere della commissione sul decreto.
“Il processo di raccolta per stilare il parere è ancora in progress chiedo il rinvio per l’Aula alle ore 13”, dice Borghi in assemblea.
Fiano: “Un decreto senza copertura economica è un decreto che non c’è”
Emanuele Fiano del Pd insorge e chiede al governo di riferire in aula: “Cosa ha fatto il governo in questi 50 giorni? Il governo che ieri con i due sottosegretari è venuto a esaltare la natura del decreto? Il decreto ci è stato esaltato ma un decreto ancora non c’è perchè un decreto senza copertura economica non è ancora un atto compiuto.
Non basta il rinvio tecnico della votazione, deve essere il governo a rispondere di cosa ha fatto. Il presidente della commissione bilancio ha fatto bene a scrivere al presidente Fico. Io le chiedo di convocare oggi il governo qui perchè dia risposte. Altrimenti prendete in giro quest’aula”. Intervengono per stigmatizzare il comportamento del governo altri gruppi, da Leu a Fdi, a Più Europa. La presidente di turno Maria Edera Spadoni prende atto della richiesta e rinvia la seduta.
Le lacune e i dubbi sulle coperture restano e diventano il bersaglio nella discussione di ogni emendamento. Quasi tutti respinti (tranne uno sugli obblighi di trasparenza del commissario), qualcuno accantonato tra le rimostranze delle opposizioni. In particolare, sui soldi per la zona franca urbana spostati, secondo il Pd, su altri fondi destinati alle imprese ma «è il gioco dei carri armati che si prendono e si spostano a seconda del bisogno», denuncia Raffaella Paita del Pd. La discussione si ferma all’articolo 4 (sono 16 quelli su Genova) e si riaggiorna a lunedì.