prestiti-dipendenti-pubbliciL’Inps offre prestiti ai dipendenti pubblici e pensionati a tassi agevolati, erogati direttamente tramite il Fondo Credito o concessi da banche e società finanziarie accreditate con garanzia del fondo Inps.


 

I dipendenti pubblici che hanno bisogno di un prestito possono trovare vantaggioso l’utilizzo delle modalità di prestito erogate dall’Inps che offre a tasso agevolato diversi tipi di finanziamenti.

 

Ci sono varie tipologie di prestiti:

 

  • erogati direttamente dall’Inps (come il piccolo prestito e il prestito pluriennale diretto);
  • stanziati indirettamente dall’ente (per il tramite di banche e finanziarie accreditati, come il prestito pluriennale garantito e la cessione del quinto).

 

Ma chi può richiedere i prestiti INPS?

 

Tutti i dipendenti pubblici possono richiedere un prestito offerto da questo ente.

 

Anche  i pensionati possono chiedere un prestito bancario ricorrendo alla cosiddetta cessione del quinto della pensione.

 

Ma anche:

 

  • tutti gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali in qualità di dipendenti Pubblici e pensionati;
  • gli iscritti d’ufficio alla Gestione Assistenza Magistrale;
  • i dipendenti delle aziende del Gruppo Poste Italiane SpA.

 

Le tipologie di prestiti INPSprestiti-dipendenti-pubblici-tipologie

 

Vediamo quali sono le forme di prestito per dipendenti pubblici offerte da questo Istituto:

 

  • Piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici, una prestazione rivolta ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito). Consiste nella concessione di piccole somme in prestito da rimborsare con rate costanti mediante trattenuta su stipendio o pensione.

 

  • Piccolo prestito Gestione Magistrale, si rivolge ai lavoratori iscritti alla Gestione magistrale e consiste nella concessione di un prestito il cui importo non può eccedere quello di due mensilità dello stipendio.

 

  • Piccolo prestito Gestione Fondi Gruppo Poste italiane, questa offerta si rivolge ai dipendenti di Poste Italiane Spa e società collegate. Consiste nella concessione di piccoli prestiti da restituire in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale.

 

  • Prestiti pluriennali Gestione Dipendenti Pubblici, è rivolta ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito). Consiste nella concessione di somme in prestito, per far fronte a specifiche necessità personali o familiari, da rimborsare con rate costanti mediante trattenuta su stipendio o pensione non superiore a un quinto.

 

  • Prestiti pluriennali Gestione Fondi Gruppo Poste italiane, indirizzata ai dipendenti di Poste Italiane Spa e società collegate. Il prestito può essere quinquennale o decennale e viene concesso nei limiti della quota cedibile pari a un quinto dello stipendio netto.

 

  • Prestiti pluriennali garantiti Gestione Dipendenti Pubblici, per i lavoratori iscritti alla gestione ex Inpdap; consiste in un prestito da parte di società finanziarie accreditate presso l’Istituto.

 

  • Prestiti ai pensionati (Cessione del quinto della pensione), è rivolta indistintamente a tutti i pensionati e consiste in un prestito erogato da banche o enti accreditati. L’importo del prestito è fino a un quinto dell’importo mensile della pensione rimborsato a rate.

 

 

Prestito NoiPA

 

Per i dipendenti pubblici, compresi quelli che appartengono al reparto Scuola e Forze Armate, il portale NoiPA ha messo a disposizione la facoltà di richiedere un piccolo prestito a tasso agevolato.

 

Possono richiedere il prestito NoiPA tutti i dipendenti pubblici che hanno uno stipendio gestito dal portale.

 

Cosa fare per richiedere il finanziamento?

 

  • entrare con le proprie credenziali nell’area riservata e successivamente accedere al servizio Self Service,
  • cliccare, dal menù che appare, sulla voce Piccolo Prestito,
  • definire la somma desiderata,
  • oppure effettuare una simulazione della richiesta.

 

Se la procedura del piccolo prestito è andata a buon fine, il versamento della somma verrà accreditato sul proprio Iban entro 45/60 giorni.

 

Questi prestiti erogati da NoiPA sono appunto piccoli crediti per somme esigue rimborsati con rate costanti e tramite trattenuta sull’importo mensile dello stipendio o della pensione.

 

La domanda può essere inoltrata online, attraverso la semplice procedura stabilita nel portale.

 

Il self service piccolo prestito su NoiPa è stato realizzato proprio per ridurre i tempi di lavorazione delle pratiche, eliminando la modulistica cartacea in un’ottica di moderna automatizzazione dei processi amministrativi degli enti pubblici.

 

Attraverso il self service NoiPA è possibile:

 

  • effettuare simulazioni di richiesta di piccolo prestito e visualizzare i dati relativi alla simulazione, partendo dal quinto cedibile presente sull’ultimo cedolino di stipendio e pubblicato sul Portale;
  • presentare la domanda di piccolo prestito;
  • monitorare lo stato di avanzamento della pratica e visualizzare l’esito della richiesta.

 

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Cessione del quinto

 

Esiste poi un’altra tipologia di prestito che possono richiedere anche i dipendenti privati ed è la cosiddetta cessione del quinto.

 

Una particolare forma di prestito che consente di ottenere liquidità restituendo l’importo ricevuto attraverso l’addebito della rata direttamente in busta paga o sulla pensione.

 

Vi è un limite massimo della rata che in genere non potrà superare appunto un quinto dello stipendio netto o della pensione del richiedente.

 

La cessione del quinto viene concessa in banca oppure anche online. Il rimborso delle rate avviene calcolando massimo un quinto dello stipendio, con un numero di circa 120 rate, e richiede pochi documenti da compilare.

 

Mancato rimborso del prestito, cosa succede?

 

Il dipendente pubblico o pensionato ha quindi a disposizione diverse tipologie di finanziamenti a cui accedere in base alle sue esigenze e alla rata di restituzione ideale. Prestiti a tassi agevolati con fondi messi a disposizione dall’ente previdenziale.

 

Ma come avviene per altri tipi di finanziamenti, nell’eventualità che il beneficiario del prestito Inps non rimborsi una o più rate mensili previste nel piano di ammortamento, la conseguenza potrebbe essere l’iscrizione nel Registro dei cattivi pagatori.

 

Una segnalazione presso la Centrale Rischi come il Crif, banca dati contenente tutte le informazioni sull’affidabilità creditizia dei soggetti richiedenti, rende molto più difficile ottenere in futuro un nuovo credito.

 

Il nominativo resta quindi all’interno del registro per 5 anni, a meno che il soggetto non provveda subito a risanare la propria situazione, solo in questo caso si otterrà la cancellazione anticipata dal registro.

 

Nel caso in cui il beneficiario del finanziamento personale provveda al pagamento della rata entro 12 mesi, la cancellazione sarà segnalata con una nota accanto al nome.

 

I tempi di conservazione dei dati sono diversi, variano per tipologia e gravità della situazione, ma sono generalmente compresi tra i 12 e i 36 mesi.

 

Il debitore viene cancellato dalle banche dati solo una volta scaduti i termini di permanenza nella lista dei cattivi pagatori.