taglio-pensioni-doro-subitoTaglio Pensioni d’Oro: subito nel Decreto Fiscale l’avvio a regime della misura? Quali effetti?


Il taglio delle pensioni d’oro entrerà subito nel decreto fiscale in rampa di lancio senza aspettare l’iter del Ddl ora all’esame del Parlamento. Un taglio che partirà dalle pensioni di importo pari a 4.500 euro netti al mese in su. Al momento non esisterebbe alcuna ipotesi di abbassare la soglia a 3.500 euro.

 

La sforbiciata dovrebbe servire a finanziare l’aumento delle pensioni minime a 780 euro.

 

L’annuncio di Di Maio

 

«Tagliamo un miliardo di euro dalle pensioni d’oro», promette Luigi Di Maio, ospite ad un programma in TV, spiegando che il taglio sarà oggi nel decreto fiscale.

 

Il taglio per le pensioni d’oro riguarderà coloro che «non hanno versato i contributi e si sono presi pensioni per 12-13 mila euro», prosegue Di Maio. La tagliamo solo a quelli che non hanno versato i contributi per avere 10 mila euro al mese e che vuol dire si stanno fregando la pensione di qualcun altro che prende 500-600-700 euro al mese».

 

E gli effetti?

 

Con 4.500 euro (circa 7 mila euro netti) si potrebbe arrivare al massimo a 130 milioni di euro, spiegano dalla Cgil, allargando la platea alle soglie inferiori come 3.500 euro si potrebbe arrivare a molto di più “ma non si tratterebbe sicuramente più di tagli alle pensioni d’oro”. Secondo Itinerari previdenziali le pensioni sopra 4.000 euro riguardano circa 80.000 pensionati cioè lo 0,5% della platea totale.

 

Se si mettono insieme il taglio sulle pensioni d’oro, quota 100 e il mancato adeguamento delle speranze di vita “il profilo distributivo che ne emerge è a totale vantaggio degli uomini con un reddito medio alto e impiegati nel settore pubblico. Le donne sarebbero invece penalizzate fortemente e si vedrebbero tradite 2 volte”, dice il presidente dell’INPS, Boeri, lanciando l’allarme sul profilo distributivo degli interventi previdenziali “che invece dovrebbe entrare nella discussione Parlamentare”.