Banda Ultralarga, per l’ANCI “le risorse non mancano, ed è necessaria una cultura dell’innovazione”. Ecco cosa propone l’associazione dei Comuni.
“I sindaci sono riconosciuti come coloro che devono badare alle infrastrutture, pensando soprattutto alle strade che percorriamo. In realtà esistono altre strade altrettanto importanti come la banda ultralarga, un’autostrada del sistema delle comunicazioni digitali. Oggi avere la possibilità di portare la banda ultralarga in zone dove ci sono le attività produttive è fondamentale in un sistema globalizzato anche delle relazioni aziendali. Avere la possibilità di contare su infrastrutture digitali di ultima generazione agevola molto gli scambi e le attività commerciali”.
Così il sindaco di Chieti e vice presidente di Anci è intervenuto al convegno “La banda ultralarga al servizio dei cittadini” a Chieti.
In questa direzione fondamentale è la collaborazione tra Anci e Anfov – come rimarcato anche dal sindaco – che hanno firmato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di promuovere il confronto dialettico tra tutte le forze imprenditoriali ed istituzionali coinvolte nei processi di digitalizzazione, elaborando al contempo analisi e studi di settore.
“Infrastrutturare in termini digitali il territorio italiano – ha poi aggiunto Di Primio – significa dare servizi ai cittadini soprattutto nelle aree interne, e in tutte quelle realtà che devono vedere erogati servizi che non sono più quelli classici, ma nuovi servizi che viaggiano attraverso la rete digitale”.
Il sindaco ha infine rimarcato come la questione centrale non sia quella delle risorse “ci sono 32 miliardi di investimenti” piuttosto “manca ancora una cultura dell’innovazione che deve appartenere a chi è al governo locale ma che va trasmessa anche ai cittadini. Il nostro paese continua ancora a scontare un divario digitale”.