flat-tax-2019-regime-forfetarioFlat Tax 2019 e Regime Forfetario: cosa potrebbe cambiare secondo gli ultimi scenari prospettati dalla nuova manovra?


Circa 593.000 partite IVA individuali con fatturato fino a 65.000 euro potrebbero rientrare nel regime forfetario ampliato, con flat tax al 15%.

 

I titolari sono coloro che esercitano attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio e attività di alloggio e ristorazione, e 30mila per i liberi professionisti. Lo segnala l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, che ricorda però che in ogni caso restano escluse le partite Iva individuali che, pur restando sotto la soglia di fatturato massimo, risultano anche socie di società e associazioni professionali e/o utilizzano beni strumentali per un valore superiore a 20mila euro e/o sostengono spese per dipendenti e collaboratori in misura superiore a 5mila euro annui.

 

Cosa cambierebbe?

 

Il limite per l’applicazione del regime forfetario non dovrebbe più raggiungere 100.000 euro, ma dovrebbe fermarsi definitivamente a 65.000 euro. Nel nuovo progetto si parla di due aliquote: un’aliquota al 15% per chi ha ricavi fino a 65mila euro, senza contabilità e Iva; ed un’aliquota col 5% in più, dunque con flat al 20%, fino al tetto da 100mila euro di redditi.

 

Ma la Lega a queste due aliquote aggiungerebbe una novità: una mini flat tax con un’aliquota al 5%, per tre-cinque anni, per le start up di giovani under 35, con ricavi fino a 65mila euro.

 

A questo punto i Commercialisti lanciano l’allarme:

 

“La flat tax come modello di tassazione sganciato dal regime forfetario andrebbe benissimo e sarebbe un vero aiuto alle partite Iva – osserva Massimo Miani, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili –, ma un sistema che si limita ad ampliare la soglia di fatturato del regime dei minimi è invece altamente distorsivo, perché crea il paradosso di premiare, anche a parità di fatturato, le partite Iva che non si aggregano, che non investono e che non assumono, penalizzando invece quelle che fanno anche una soltanto di queste tre cose importantissime affinché le attività crescano e con esse l’economia.”

 

Sotto il nome di flat tax, Lega e Movimento 5 Stelle hanno annunciato una proposta di legge che altro non è che l’incremento fino a 100 mila euro della soglia massima dei ricavi o compensi per l’accesso al regime forfettario previsto per i soggetti che esercitano attività di impresa o arti e professioni.

 

Una riforma fiscale limitata a questo intervento rischia di generare un duplice effetto:

 

  • uno sbilanciamento del sistema fiscale, con i lavoratori autonomi tassati in maniera proporzionale e i dipendenti con aliquote progressive;
  • e di conseguenza una alterazione significativa della composizione dell’occupazione in Italia, con un travaso di lavoratori dipendenti nelle (false) partite Iva.