olimpiadi-2026-torino-rinunciaOlimpiadi del 2026, dopo la rinuncia di Torino a rischio per l’Italia. Dopo la rinuncia della città piemontese a partecipare al progetto insieme a Milano e Cortina, il Coni ha comunque deciso di andare avanti con una proposta che preveda solo il capoluogo Lombardo e la città Veneta.


Il presidente del Coni Malagò, tiene la porta aperta e invita il sindaco Appendino a un ripensamento mentre la polemica politica infiamma.

 

OLIMPIADI 2026. SALA: SARÀ MILANO-CORTINA, “IN 2 GIRI DI ROLEX”

 

“Certamente il nome sarà Milano-Cortina 2026. Milano-Cortina in due giri di rolex”. Tramite questo annuncio con battuta annessa presa in prestito dal mitico Dogui, il sindaco di Milano Giuseppe Sala torna a parlare di Olimpiadi invernali dagli studi di Rtl. “Il Cio in questo momento chiede qualcuno che garantisca i fondi- dice- ed è per questo che ieri alle 17 abbiamo messo su un treno gli assessori allo Sport di Milano e Cortina in direzione Losanna, In quanto oggi era la data ultima per presentare la candidatura”.

 

Insomma, anche se il Governo, che a detta di Sala “è composto da forze non sempre allineate”, non dovesse garantire gli stanziamenti, “le due regioni hanno voluto dimostrare che ci sono sin da subito”, dice il sindaco. “Ricordo che la Lombardia e il Veneto hanno il Pil più alto di Svezia e Austria, hanno enti che non sperperano e aziende che possono investire”, afferma Sala, a dimostrare la bontà del progetto e la fiducia che il primo cittadino meneghino pone in esso, ricordando che l’evidenza del brand di Milano “farebbe bene al paese intero”, che sfrutterebbe la considerazione internazionale goduta attualmente dal capoluogo lombardo.

 

Sono sempre stato ottimista, sinceramente vedremo. L’intenzione di Lombardia e Veneto (di correre con una candidatura a due, ndr) e’ stata molto forte. Se ci sono le condizioni andremo avanti, non so se loro si sentono di proseguire anche senza le garanzie del Governo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malago’, uscendo da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il sottosegretrario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, per fare il punto sulla candidatura italiana ai Giochi Olimpici invernali del 2026.

 

OLIMPIADI. MALAGÒ: DA APPENDINO NO DISPONIBILITÀ A CANDIDATURA A TRE

 

“Abbiamo ritenuta positiva la disponibilità di Milano e della Lombardia di venire incontro alle esigenze del tridente, poi è arrivata la lettera del sindaco Chiara Appendino, che legittimamente ha fatto presente che per Torino non era cambiato nulla rispetto alla situazione iniziale. Quindi restava valida la delibera del Consiglio comunale per cui la candidatura di Torino e del Piemonte doveva essere autonoma. È una sua scelta assolutamente legittima e il governo ne ha preso atto ritenendo che non c’era più la disponibilità”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, uscendo da Palazzo Chigi al termine dell’incontro con il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, per fare il punto della situazione della candidatura italiana ai Giochi Olimpici invernali del 2026.