Atti Intimidatori ad Amministratori Locali, una nuova proposta: un fondo per risarcire i sindaci e norme più severe su candidabilità nei comuni infiltrati.
“Istituire un piccolo fondo finalizzato al sostegno e al risarcimento dei danni agli amministratori locali che subiscono attentati ai loro beni, la macchina e la casa, il più delle volte”. È quel che ha chiesto al ministro dell’Interno Matteo Salvini il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in occasione dell’insediamento dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali.
“Fortunatamente – ha rilevato Decaro – gli atti intimidatori nei primi sei mesi di quest’anno sono in calo, 309 contro i 342 dello stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia sappiamo che non sempre e non tutti denunciano. Ci sono amministratori che fanno fronte alla paura dimettendosi o non candidandosi. All’ultima tornata amministrativa, le elezioni non si sono celebrate in sette Comuni per assenza di candidati. Il monitoraggio, inoltre, ci dice che il fenomeno è diffuso in tutto il Paese e che i più colpiti tra gli amministratori locali sono i sindaci: è rivolto ai primi cittadini il 62 per cento degli atti intimidatori”.
Un’altra proposta che il presidente dell’Anci ha portato al tavolo dell’osservatorio presieduto dal ministro dell’Interno è volta a rafforzare l’articolo 143 del Testo Unico degli enti locali. “Il periodo di incandidabilità degli eletti nei Consigli comunali sciolti per mafia e commissariati – ha detto Decaro – dovrebbe essere esteso da un mandato, come previsto ora, a due. Inoltre per gli stessi Comuni dovrebbe essere disposta l’istituzione della stazione unica appaltante”.
Il numero delle intimidazioni
Sono sempre più gli atti intimidatori, basti pensare che uno degli ultimi casi è stato quello a danno del Sindaco del Comune di Camini, in provincia di Reggio Calabria. Solo nel 2017 sono stati 537 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti degli amministratori locali: uno ogni 16 ore. Dal 2011, anno in cui furono censiti 212 casi, gli atti intimidatori sono aumentati del 153%. E’ quanto riporta il rapporto Avviso Pubblico per il 2017, denominato “Amministratori sotto tiro”.