Flat Tax in Italia: quali sono gli ultimi sviluppi? Ecco una panoramica sullo stato attuale delle cose e sulle possibilità di attuazione del nuovo regime fiscale.
Il governo gialloverde non rinuncia a nessuna delle priorità della manovra 2019: spinta soprattutto dalla Lega, la flat tax si articolerebbe in una prima aliquota al 15 per cento sui redditi fino a 80.000 euro e al 20 per cento sopra gli 80.000. Ci sarebbe dunque una duplice strada rispetto all’unica prospettata in sede di campagna elettorale. Ma si tratterebbe di un passaggio inevitabile, considerando l’indispensabilità di procedere alla progressività delle tassazione, seppur minima, così come previsto dal nostro ordinamento.
Ecco poi la deduzione fino 3000 euro per ogni componente del nucleo per i redditi fino a 35.000 euro. Nella fascia da 35.000 a 50.000 euro, la deduzione può essere di 3.000 euro a testa per i familiari a carico ovvero partner o figli.
A questo link un nostro approfondimento su cosa consiste la Flat Tax.
Il rapporto della Corte dei Conti
Per 32,1 milioni di contribuenti l’Irpef media effettiva è già sotto la soglia della flat tax. Più esattamente lo scaglione che dichiara fino a 15.000 euro l’anno, pari a 17,6 milioni di contribuenti, paga un’imposta media del 5,2% mentre lo scaglione successivo, tra 15.000 e 28.000 euro, versa il 14,4%. Tutto merito degli sconti fiscali, che per queste due fasce ammontano a 67,2 miliardi di euro, su un totale di 107,4 miliardi tra detrazioni e deduzioni. Le aliquote legali, per i primi due scaglioni, sarebbero rispettivamente del 23% e del 27%.
I dati sono contenuti nel rapporto 2018 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica.
La Corte dei Conti ha fatto al Paese la radiografia della tassazione valutando che, dall’applicazione della Flat-Tax, le entrate complessive dello Stato potrebbero diminuire. Ma, ha anche fatto notare la ripercussione che determinerebbe sui contribuenti. E’ evidente, dai dati forniti dalla Corte dei Conti, che la Flat-Tax penalizzerebbe gli italiani con redditi più bassi, mentre verrebbero avvantaggiati quelli con i redditi più alti.