startup-innovative-di-maio-fondo-pubblico-venture-capitalPresto un fondo pubblico riservato alle startup innovative per sostenere il venture capital con le risorse delle casse previdenziali? Parola di Luigi Di Maio.


Il ministro dello Sviluppo Economico e vicepremier Luigi Di Maio parla di futuro e innovazione in un’intervista su Forbes e rilancia un’idea che da tempo circola fra i Cinque Stelle: «Un fondo garantito che crea redditività e loro investono, modello Macron in Francia».

 

Il Governo agirà sugli strumenti per attrarre nuovi investimenti: ragionando sulla programmazione del risparmio gestito, sull’ampliamento dei PIR, sulle misure per agevolare la nascita e la crescita delle imprese innovative e sull’evouzione del piano Impresa 4.0. Un vero Stato Innovatore si focalizzerà poi sull’indirizzo strategico, investendo nelle tecnologie per il futuro tra cui: 5G, Blockchain, Fintech, Intelligenza Artificiale.

 

Di Maio nell’intervista a Forbes ha anche detto di volersi impegnare per un fondo per le start up innovative, un taglio al costo dei brevetti, l’accesso a Internet a tutti, un cambio delle norme sul wi-fi.

 

“Da settembre – ha dichiarato il ministro – qui al ministero facciamo partire un fondo d’investimento di venture capital per le start up innovative che metta insieme investitori privati e Casse di previdenza dei professionisti che hanno fondi disponibili. I francesi hanno impegnato 4 miliardi. In Italia, ad ora, abbiamo solo 180 milioni di venture capital su questo progetto. Il fondo va aumentato e servira’ per creare nuovo lavoro. Molte start up hanno creato delle innovazioni e le hanno brevettate all’estero perche’ in Italia costa troppo. Una delle cose che voglio fare e’ proprio abbassare i costi dei brevetti”.

 

Per avere un’idea più precisa bisognerà certamente andare oltre settembre e aspettare le primo bozze della legge di stabilità perché un’iniziativa del genere non è di esclusiva competenza del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Lo stato delle Startup Innovative in Italia

 

È online la 16a edizione del rapporto trimestrale sui trend demografici e le performance economiche delle startup innovative italiane, aggiornato al secondo trimestre 2018. Dal dicembre 2012, con l’entrata in vigore della policy dedicata, le startup innovative si sono gradualmente affermate come una presenza di rilievo nel tessuto imprenditoriale nazionale. Al 4 luglio 2018, data di riferimento del report, erano 9.396 le startup iscritte nella sezione dedicata del Registro delle Imprese (database disponibile online), il 3% di tutte le società di capitali costituite in Italia negli ultimi 5 anni e tuttora in stato attivo.

 

Rispetto a tre mesi si contano circa 500 startup innovative in più. Tale dato appare più significativo se si considera che, per effetto degli specifici requisiti di ammissione anagrafici e dimensionali previsti dalla disciplina (sintesi, pdf),