nelson-mandela-centesimo-anniversario-nascitaLa parabola del leader del movimento anti-apartheid è iniziata il 18 luglio 1918: oggi si festeggia Nelson Mandela e il centesimo anniversario della sua nascita.


Il Novecento, “Secolo Breve” come definito dallo storico Eric J. Hobsbawm, ha avuto uno dei suoi paladini e alfieri della libertà contro le discriminazioni in uno dei protagonisti di questa lotta: Nelson Mandela. In un periodo storico aberrante come quello del regime razzista dell’Apartheid in Sudafrica, Mandela è stato un liberatore e oggi è ascrivibile come un esempio fulgido da tutti coloro che si lanciano nella lotta per i diritti civili.

 

Nelson Mandela: il centesimo anniversario della nascita di un leader

 

Rivoluzionario e uomo di un governo di riconciliazione e pacificazione, successivamente, fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell’attivismo anti-segregazionista. Uomo simbolo dell’uguaglianza e dell’antirazzismo, premio NobelLenin e Sakharov per pace e libertà di pensiero ha saputo dosare differenti approcci politici e pragmatici alla lotta di liberazione del suo popolo, dalle iniziali teorie di opposizione non violenta di Gandhi, che tenterà anche in seguito di anteporre, alla lotta armata, dal comunismo marxista alla democrazia.

 

Di ideologia Ubuntu, internazionalista ma nel disegno del nazionalismo africano e socialista democratica, la sua ispirazione politica venne influenzata dal marxismo. Si ispirò in parte alla rivoluzione cubana nella fondazione del movimento armato Umkhonto we Sizwe; all’epoca dell’arresto che lo condurrà ad una prigionia di 26 anni era membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Sudafricano.

 

Negli anni successivi, portò l’ANC nell’Internazionale Socialista. Protagonista insieme al presidente de Klerk delle trattative che portarono all’abolizione dell’apartheid all’inizio degli anni novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Il suo partito, l’African National Congress (ANC), è rimasto da allora ininterrottamente al governo del paese.

 

Condannato all’ergastolo il 12 giugno 1964, Mandela rimase in prigione fino al febbraio del 1990. Le crescenti proteste dell’ANC e le pressioni della comunità internazionale portarono al suo rilascio l’11 febbraio 1990, su ordine del Presidente sudafricano F. W. de Klerk.

 

Nonostante la dura oppressione e la lunga detenzione, rinunciò a una strategia violenta e vendicativa in favore di un processo di riconciliazione e pacificazione.

 

Divenuto libero cittadino, Mandela concorse contro De Klerk per la nuova carica di presidente del Sudafrica e vinse, diventando il primo capo di stato di colore. De Klerk fu nominato vice presidente. Come presidente (maggio 1994–giugno 1999), Mandela presiedette la transizione dal vecchio regime basato sull’apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale. Tale transizione fu portata avanti tramite l’istituzione, da parte dello stesso Mandela, di un tribunale speciale, la cosiddetta Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Truth and Reconciliation Commission, TRC).