104 anni fa, nasceva uno dei campioni italiani più amati di tutti i tempi, Gino Bartali: e il doodle di Google odierno ha deciso di celebrarlo.
Un doodle speciale, per celebrare il 104° anniversario della nascita di Gino Bartali. Così Google ha deciso di omaggiare il Giusto tra le nazioni, soprannome attribuito al campione italiano nel 2013 per la sua attività a favore degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Google continua così a celebrare negli anniversari personaggi celebri di vari campi e nazioni, come accaduto per Georges Méliès cui Google ha dedicato un doodle interattivo speciale.
Chi era Gino Bartali?
Professionista dal 1934 al 1954, vinse tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia.
La carriera di Bartali fu notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori. Gino Bartali, fra il settembre 1943 e il giugno 1944, si è adoperato in favore dei rifugiati ebrei, come membro di un’organizzazione clandestina , compiendo numerosi viaggi in bicicletta dalla stazione di Terontola-Cortona fino ad Assisi, trasportando documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati, tanto che nel 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli conferì la medaglia d’oro al merito civile per aver salvato «circa 800 cittadini ebrei».
Dopo la guerra, la sua vittoria al Tour de France 1948 a detta di molti contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Grazie alle sue vittorie è inserito nella classifica della Cycling Hall of Fame ed è il secondo degli italiani dopo il rivale Fausto Coppi.
Soprannominato Ginettaccio, fu grande avversario di Fausto Coppi, di cui era più vecchio di cinque anni. Leggendaria fu la loro rivalità, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra, anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due. Celebre nell’immortalare un’intera epoca sportiva – tanto da entrare nell’immaginario collettivo degli italiani – è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta d’acqua durante l’ascesa al Col du Galibier al Tour de France 1952.