La detrazione Irpef per l’acquisto del cane guida spetta anche al familiare del quale la persona non vedente è fiscalmente a carico?
In relazione alle spese sostenute dai non vedenti per l’acquisto dei cani guida, si ha diritto a una detrazione Irpef del 19%. Il beneficio spetta una sola volta in un periodo di quattro anni, salvo il caso di perdita dell’animale, e può essere calcolato sull’intero ammontare del costo sostenuto (circolare Min. Finanze n. 238 del 22 dicembre 2000, paragrafo 1.3). La detrazione può essere ripartita in quattro rate annuali di pari importo o in unica soluzione a scelta del contribuente e compete anche al familiare del quale il soggetto non vedente risulti fiscalmente a carico.
Si ricorda, infine, che è prevista anche una detrazione forfetaria di 516,46 euro per le spese sostenute per il mantenimento del cane guida (articolo 15, commi 1, lettera c) e 1-quater, Tuir); questa, però, spetta esclusivamente al non vedente e non anche alle persone delle quali risulti fiscalmente a carico.
I cani guida, conosciuti anche come cani per non vedenti, sono cani da assistenza utilizzati da persone affette da cecità e persone ipovedenti, addestrati per aiutare queste persone a superare gli ostacoli.
Sebbene i cani possono essere addestrati a evitare diverse tipologie di ostacoli, essi sono parzialmente daltonici (rosso-verde) e non sono capaci di riconoscere i segnali stradali. La persona ha il compito di condurre il cane, basandosi sulle capacità acquisite attraverso un precedente allenamento per imparare a muoversi nello spazio. L’addestratore può essere paragonato al navigatore di un aereo, che deve sapere come andare da un posto ad un altro, e il cane è il pilota che permette il raggiungimento della destinazione in sicurezza.
In molti paesi, i cani guida, come molti altri cani da assistenza e cani per non udenti, sono esenti dalle normative che vietano la presenza di animali in luoghi pubblici, quali ristoranti e mezzi di trasporto.