split-payment-professionisti-abolitoSplit Payment per i Professionisti abolito già da subito: la novità è nel Decreto Dignità, approvato nelle scorse ore dal CdM.


Addio allo split payment per i professionisti, da subito. Mentre per il resto dei fornitori della Pa il Governo punta ad introdurre una serie di semplificazioni e correttivi. Questo per favorire il recupero dei crediti Iva che il meccanismo della scissione contabile produce in favore delle imprese. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nel corso della seduta del 2 luglio 2018, il  ecreto Dignità. Diverse le misure contenute all’interno del decreto in questione.

 

Tra queste di particolare interesse figura l’abolizione del meccanismo dello split payment. Questo relativamente alle prestazioni che sono rese dai professionisti nei confronti della pubblica amministrazione. I cui compensi sono soggetti a ritenute alla fonte a titolo d’acconto ovvero a titolo d’imposta.

 

Tra le reazioni positive da citare quella di Inarcassa, che ha salutato con esito favorevole il cambiamento.

 

I motivi della decisione

 

Lo stop alla scissione dei pagamenti per i liberi professionisti è stato deciso perché questo meccanismo causa una notevole perdita di liquidità per i lavoratori autonomi che fatturano alle pubbliche amministrazioni. Soggetti economicamente deboli, nella generalità dei casi.

 

Togliere ai professionisti l’incasso dell’Iva, difatti, ha determinato nell’ultimo anno un crollo dei flussi di cassa. Soprattutto per coloro che lavorano prevalentemente con la P.A., mentre non ha comportato un notevole incremento delle entrate per lo Stato.

 

In sostanza, grazie all’approvazione del decreto, i professionisti potranno dire addio all’obbligo di split payment mentre, a differenza di quanto annunciato, non sono state mantenute le promesse circa l’abolizione dello spesometro, del redditometro e degli studi di settore. L’adempimento e il particolare meccanismo di fatturazione, che prevede il versamento dell’IVA direttamente all’Erario, sarà per il momento mantenuto per le restanti categorie di soggetti obbligati.

 

L’addio allo split payment è ormai uno dei cavalli di battaglia del ministro Di Maio che anche nel corso dell’incontro con il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, aveva rilanciato la cancellazione del meccanismo per tutti i professionisti.

 

Lo Split Payment per i professionisti: che cos’è?

 

Ricordiamo che lo split payment è applicato nei rapporti tra imprese private e Pubblica Amministrazione, secondo il classico meccanismo della scissione dei pagamenti. Esso funziona in questo modo: l’impresa privata incassa dalla PA quanto dovuto per l’operazione eseguita al netto dell’IVA. La PA, poi si occupa di versare direttamente l’IVA a debito sull’operazione.

 

Ad estendere tale meccanismo anche ai professionisticon effetto dal 1° luglio 2017 – era stata la cosiddetta “manovrina” dello scorso anno (Dl 50 del 2017), che aveva provveduto anche a moltiplicare le categorie di enti pubblici verso le quali dover applicare meccanismo della scissione dei pagamenti. Risultavano già esclusi dallo split payment i professionisti che applicavano il regime forfetario.