societa-partecipate-istruzioni-arconet-valorizzazioneArconet ha pubblicato le istruzioni sulla valorizzazione delle Società Partecipate. La Commissione Arconet, nel corso dell’incontro del 16 maggio il cui resoconto è stato appena pubblicato, ha affrontato le problematiche sulla valutazione delle partecipazioni inserite nelle immobilizzazioni finanziarie degli enti locali.


La Commissione prosegue l’esame della proposta di modifica del principio contabile applicato concernente la contabilità economico patrimoniale, concordando le modalità di valutazione delle partecipazioni in enti e società controllate e partecipate nel bilancio nei casi in cui non sia possibile acquisire il bilancio di esercizio della controllata o partecipata (o i relativi schemi predisposti ai fini dell’approvazione), definite al fine di garantire la costanza dei criteri di valutazione nel tempo e la loro leggibilità e confrontabilità.

 

Fermo restando il criterio del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in enti e società controllate e partecipate, la Commissione condivide la decisione di prevedere l’applicazione definitiva del criterio del costo storico nei casi in cui non sia possibile acquisire il bilancio di esercizio della controllata o partecipata (o i relativi schemi predisposti ai fini dell’approvazione).

 

Per le partecipazioni per le quali non sia stato sostenuto un costo di acquisto, nei casi dell’impossibilità di acquisire il bilancio di esercizio della controllata o partecipata (o i relativi schemi predisposti ai fini dell’approvazione), si applica definitivamente il criterio del patrimonio netto dell’esercizio di primo inserimento delle partecipazioni nello stato patrimoniale della capogruppo.

 

Nello stesso documento è stata valutata la proposta di prolungare i tempi di conservazione del fondo pluriennale vincolato in assenza dell’obbligazione giuridica derivante dal contratto riguardante l’esecuzione dell’opera: essa discende della necessità di garantire la copertura finanziaria dell’opera stanziata in bilancio nel corso della fase progettuale, che a seguito della maggiore attenzione dedicata alla progettazione da parte del codice dei contratti pubblici, assorbe una quota significativa dei tempi necessari per la realizzazione dell’opera.

 

Per evitare comportamenti opportunistici e il conseguente trasferimento di risorse dal risultato di amministrazione al fondo pluriennale vincolato, la proposta di ampliare la facoltà di conservare il fondo pluriennale vincolato richiede la dimostrazione e la verifica dell’intenzione dell’ente di continuare a realizzare l’investimento.

 

In allegato il documento completo ARCONET.