PON “Per la scuola” e le 10 azioni per “una scuola inclusiva”: il quadro della situazione. Gli avvisi finalizzati ad amplificare alcuni interventi della Legge 107/15 hanno comportato un forte ritardo nella realizzazione degli interventi. Il MIUR costretto a reiterare alcuni avvisi.
Come è noto il 31 gennaio 2017 il MIUR ha pubblicato la nota 950/17 con il quale veniva lanciato con grande risalto mediatico, un piano in 10 azioni per una scuola più aperta, inclusiva, innovativa con un investimento di oltre 800 milioni di euro proveniente dalle risorse del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”.
In particolare le 10 azioni attraverso altrettanti avvisi intervenivano nei seguenti settori:
- Competenze di base (180 mln)
- Competenze di cittadinanza globale (120 mln)
- Cittadinanza europea (80 mln)
- Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico (80 mln)
- Cittadinanza e creatività digitale (80 mln)
- Integrazione e accoglienza (50 mln)
- Educazione all’imprenditorialità (50 mln)
- Orientamento (40 mln)
- Alternanza Scuola-Lavoro (140 mln)
- Formazione per adulti (20 mln)
Fin da subito la FLC CGIL aveva denunciato come l’emanazione di un numero così rilevante di avvisi metteva in discussione uno dei pilastri della precedente programmazione 2007-2013 e che aveva dato buoni risultati: l’integrazione degli interventi tra risorse provenienti dal Fondo sociale (FSE) e quelle del Fondo per lo sviluppo regionale (FESR). Tale modalità consentiva di prevedere sia attività formative che interventi infrastrutturali concentrando le risorse su pochi ma ben finanziati avvisi.
Occorre inoltre sottolineare come la parcellizzazione degli interventi è stata chiaramente determinata dalla precisa volontà politica di utilizzare le risorse del PON come amplificatore di vari interventi previsti dalla Legge 107/15.
Il risultato che ne viene fuori è assai eloquente: ritardi nella spesa molto pesanti a fronte di un PON che tradizionalmente ha sempre fornito eccellenti performance, continue richieste delle scuole di proroghe nell’avvio dei progetti se non di rinunce.
Anche al fine di recuperare i ritardi accumulati, l’Autorità di Gestione del PON ha emanato la seconda edizione degli avvisi relativi all’Alternanza Scuola Lavoro, alla Formazione per Adulti e alle Competenze di base.
Si tratta di una situazione grave che potrebbe comportare per le regole dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE), la definitiva perdita di cospicue risorse.
È indispensabile cambiare totalmente direzione e riprendere il percorso che prevede progetti integrati tra FSE e FESR, pochi avvisi, una forte azione di accompagnamento, un monitoraggio continuo sulle ricadute degli interventi sulle attività ordinarie e curriculari soprattutto in tema di riduzione della dispersione scolastica. Per questo chiediamo al MIUR di aprire un tavolo di discussione permanente con le organizzazioni sindacali.