elezioni-amministrative-2018-comuni-votoSono in tutto 761 i Comuni italiani coinvolti nel turno elettore amministrativo che si svolgerà domenica prossima 10 giugno per l’elezione dei rispettivi sindaci e dei consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà invece domenica 24 giugno.


Tra i Comuni al voto 109 sono quelli con più di 15 mila abitanti, in cui vige il sistema a doppio turno; in 652 comuni, con meno di 15 mila abitanti, sindaco e consiglio saranno invece scelti con un sistema integralmente maggioritario e votazione in un unico turno.

 

Anche il voto in Sicilia e in Sardegna è fissato per il 10 giugno, mentre in Trentino-Alto Adige gli elettori sono andati al voto il 27 maggio 2018.

 

Tra i centri alle urne spiccano sette città capoluogo di Provincia con oltre 100 mila abitanti: Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza. Gli altri Comuni capoluogo di Provincia chiamati al voto sono: Avellino, Barletta, Brindisi, Imperia, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Sondrio, Teramo, Trapani, Treviso e Viterbo.

 

In totale gli elettori interessati sono quasi 6,8 milioni. Leggi l’elenco completo dei Comuni al voto.

 

Come si vota

 

C’è una sola scheda con il nome dei candidati sindaco, affiancati dai simboli delle liste ad essi collegati. Accanto a ogni simbolo ci sono due riga bianca.

 

Si vota per il sindaco facendo un segno sul nome di uno dei candidati.

 

Si vota per il consiglio facendo un segno su uno dei simboli delle liste collegate ai candidati sindaco.

 

È eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 50% dei voti. Solo in Sicilia, viene eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 40% dei voti.

 

Accanto al simbolo della lista c’è uno spazio bianco dove si possono scrivere fino a due nomi dei candidati di quella lista (voto di preferenza: non obbligatorio). È possibile esprimere fino a due preferenze, purché a candidati di genere diverso pena l’annullamento della seconda preferenza.

 

È possibile votare solo il nome di un candidato sindaco (senza esprimere voti per le liste).

 

Se si fa un segno su un simbolo di lista ma NON su un candidato sindaco, il voto viene esteso automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista.

 

È possibile votare per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto (il cosiddetto voto disgiunto).

 

Sull’unica scheda compaiono i nomi dei due candidati al ballottaggio, accompagnati dai simboli delle liste che appoggiano la candidatura. Si vota facendo un segno sul nome di uno dei candidati.

 

Il candidato che ottiene più voti viene eletto sindaco.