riconoscimento-abilitazioni-bulgaria-nota-miurRiconoscimento abilitazioni in Bulgaria: la nota del MIUR. Il riconoscimento è soggetto al possesso di almeno un anno di servizio nelle scuole statali bulgare.


Il MIUR ha pubblicato il 29 maggio 2108 la nota 9014/18, con la quale si forniscono precisazioni sul riconoscimento dei titoli di abilitazione conseguiti in Bulgaria.

 

Da diverso tempo il riconoscimento dei titoli bulgari era stato bloccato dal MIUR in attesa di chiarimenti dalle autorità locali, in particolare perché in Bulgaria la professione di insegnante non è regolamentata ai sensi della Direttiva 2013/55/UE.

 

A seguito della risposta in merito delle autorità bulgare (allegata alla nota), il MIUR ha precisato che il riconoscimento in Italia dei titoli professionali bulgari può avvenire solo se si è svolto almeno un anno di servizio a tempo pieno nelle scuole statali bulgare.

 

Questo chiarimento si aggiunge al precedente sulle abilitazioni spagnole e conferma le regole stringenti per il riconoscimento dei titoli esteri già precisate dal MIUR il 3 novembre 2016.

 

Analoghe richieste di chiarimenti sono in corso per altri paesi comunitari per garantire la piena corrispondenza dei titoli conseguiti con quelli richiesti in quella nazione, salvo la verifica della corrispondenza dei percorsi con quelli italiani.

 

Tutte le informazioni e la documentazione sul riconoscimento dei titoli esteri sono disponibili sul sito del MIUR.

 

Per il riconoscimento dei titoli di abilitazione/idoneità alla professione docente e di specializzazione per il sostegno, conseguiti fuori dall’Italia la procedura è stabilita dal Decreto legislativo 206/07 (per i paesi comunitari) e dal DPR 394/99 (per i paesi non comunitari) e successive modificazioni.

 

Responsabile della procedura è il Ministero dell’Istruzione che provvede, qualora sussistano le condizioni, al rilascio di un Decreto di riconoscimento che sarà anche pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

 

La procedura è particolarmente complessa, dura 4 mesi e verifica la corrispondenza dei percorsi formativi esteri con quelli previsti in Italia e può prevedere misure compensative nel caso di insufficiente corrispondenza con il titolo italiano.