tasi-2018-come-e-quando-si-pagaSi avvicina la prima scadenza Tasi 2018: come e quando si paga? Tutti i dettagli e le informazioni in merito.


La Tasi, è l’imposta relativa ai cosiddetti servizi indivisibili, vale a dire i servizi come la manutenzione delle strade, dei giardini o dell’illuminazione. La TASI 2018 come e quando si paga?

 

Chi la paga?

 

Devono obbligatoriamente pagare la Tasi i proprietari di prime case di lusso, rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9), seconde case, negozi, uffici e immobili destinati ad attività d’impresa ed fabbricati rurali ad uso strumentale.

 

Chi non la paga?

 

Esenti dal pagamento della Tasi:

 

  • abitazione principale e relative pertinenze, ad eccezione delle prime case sopra citate;
  • la casa coniugale assegnata ad uno dei coniugi;
  • gli immobili di cooperative edilizie a proprietà indivisa, utilizzati da studenti universitari e soci assegnatari, anche senza residenza, come abitazione principale;
  • alloggi sociali e fabbricati;
  • l’unico immobile posseduto e non dato in affitto dal personale di forze armate, vigili del fuoco, polizia;
  • immobili di proprietà di anziani o disabili ricoverati in case di cura o istituto a patto che l’immobile in questione non sia affittato durante il periodo del ricovero.

 

La scadenza?

 

Entro il 18 giugno sarà necessario versare la prima rata della tassa sui servizi indivisibili al proprio Comune.

 

Per chi si chiede quando si paga la Tasi è bene ricordare che le scadenze da ricordare anche nel 2018 sono due: la prima, quella di giugno per il versamento dell’acconto e la seconda, il 17 dicembre per il pagamento del saldo.

 

Aliquota TASI

I Comuni con propria delibera stabiliscono l’aliquota della TASI che può variare, sulle prime case cat. A1,A8,A9, dall’ 1 per mille fino al 2,5 per mille (eventualmente si può arrivare fino al 3,3 per mille se si considera il possibile addizionale dello 0,8 per mille previsto dalla LEGGE 2 maggio 2014, n. 68 per introdurre delle detrazioni). Il limite massimo Imu-Tasi è pari al 6 per mille. E’ possibile arrivare fino al 6,8 per mille nei Comuni che abbiano previsto per il 2015, e che confermino nel 2016 (cfr. successivo comma 28) l’utilizzo della maggiorazione dello 0,8 per mille per gli immobili interessati.

 

Per gli altri immobili, invece, è da tenere in considerazione la somma delle aliquote TASI e IMU, che insieme potranno raggiungere al massimo il valore del 10,6 per mille (eventualmente si può deliberare fino all’11,4 per mille se se si considera il possibile addizionale dello 0,8 per mille previsto dalla LEGGE 2 maggio 2014, n. 68 per introdurre delle detrazioni).