accordo-lega-m5s-pensioniAccordo Lega-M5S, sulle pensioni cosa si è deciso? L’intesa c’è, mancano solo alcuni ritocchi e la presentazione della rosa dei candidati premier da consegnare al Presidente della Repubblica.


Molti i punti affrontati e molte le polemiche attorno a questioni calde, tra le quali quella delle pensioni. Era stata già anticpata l’ipotesi relativa all’idea di istituire una quota 100. Nelle ultime copie del contratto tra i due schieramenti compare pure una estensione della sperimentazione “Opzione donna”.

Opzione donna

 

Nel del contratto si legge che i due schiaramenti punteranno a prorogare la misura sperimentale “opzione donna” che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili.

Quota 100

 

Resta in piedi l’idea di rivedere la legge Fornero con l’introduzione della possibilità di andare in pensione con 41 anni di servizio contributivo e di puntare anche su una estensione dei lavori usuranti. Per il progetto, la bozza del contratto prevede lo stanziamento di 5 miliardi di euro annui.

 

E il premier?

 

Lega e Movimento 5 Stelle sarebbero in accordo sul primo paletto: un parlamentare Cinque Stelle come primo ministro. Secondo le ultime indiscrezioni i papabili sono: lo stesso Di Maio, Bonafede, Fraccaro, Crimi e Spadafora. Del tutto tramontata l’ipotesi staffetta tra il capo politico del Movimento e Matteo Salvini.

 

Novità anche sul fronte del programma: nell’ultima versione della bozza di accordo tra i due partiti scompare il limite dei due anni previsto per l’erogazione del reddito di cittadinanza.