anticorruzione-indagine-costo-ospedaliL’Anticorruzione indaga sulle discrasie tra i costi degli Ospedali: quanti soldi si potrebbero risparmiare con una revisione delle spese?


Nonostante gli ingredienti siano gli stessi, il risultato cambia. Ci si riferisce in particolare ai costi dei pasti somministrati ai pazienti degli ospedali pubblici italiani, che variano sensibilmente da Regione a Regione. Un’anomalia che sembra non sia passata inosservata, dal momento che il costo dei menu può arrivare a superare il doppio in alcuni poli sanitari pubblici.

 

CODICI è particolarmente sensibile al tema dei costi del Servizio Sanitario Nazionale e ritiene inaccettabile che questo spreco sia permesso in un settore che è già in ginocchio.

 

Il caso è arrivato all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Da un’analisi dei costi, che è completamente disordinata e che si cerca di chiarire da anni, emerge ad esempio che per una semplice siringa gli ospedali paghino da 4 a 24 centesimi a seconda dell’area geografica presa in considerazione. Un problema endemico del servizio sanitario nazionale che aspetta ancora di essere risolto.

 

Il prezzo stabilito per la giornata di un ricoverato, comprendente colazione, pranzo e cena, è di 11,74 euro. Una cifra che può variare sensibilmente a causa di diversi fattori: cibo freddo, cibo caldo, cucinato in reparto, portato da fuori. Si stenta a trovare un criterio adottato in misura generale.

 

L’attenzione ricade sui bandi indetti “ad hoc” per questo genere di servizi, tra cui occorre fare luce, tanto che in alcune regioni appare lampante quanto sia alto il prezzo di un pasto medio, rispetto al costo di vita di una precisa area geografica.

 

Queste discrepanze tra i costi incidono fortemente sulle spese di bilancio. Il dossier dell’Anac attesta che per il solo vitto dei ricoverati la spesa sarebbe di un’ottantina di milioni l’anno. Sulla base di stime indicative, laddove i contratti che presentano prezzi superiori a quelli di riferimento si allineassero a questi ultimi, i risparmi potenziali su farmaci, servizi di pulizia, ristorazione, lavanderia, risme di carta eccetera, salirebbero a circa 700 milioni di euro annui.

 

Un buon motivo per attivarsi subito nell’attuare una politica comune in questo settore e monitore con più attenzione i contenuti di questi contratti, al fine di attenersi ad un margine di spesa generale e parificato in tutta Italia.

CODICI, oltre ad assistere i cittadini con le varie campagne sulla sanità “Indignamoci”, “Riprendiamoci la salute”, “Piaghe da decubito”, ha aperto uno sportello dedicato alla malasanità dove gli utenti si potranno recare e presentare il loro caso. Pertanto i cittadini possono contattarci allo 06.5571996 o scriverci a segreteria.sportello@codici.org.