busta-paga-dipendenti-enti-localiBusta Paga Dipendenti Enti Locali, arriverà a Maggio il momento tanto atteso degli aumenti? Ecco cosa c’è di nuovo su una delle incognite sollevate dall’ipotesi di contratto nazionale degli enti locali.


Il Consiglio dei ministri a metà Aprile, ricordiamo, ha approvato le ipotesi di accordo dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici degli enti locali. Così da permettere che la busta paga dei dipendenti degli Enti Locali potrà essere più generosa grazie agli aumenti. Ma questo surplus arriverà già da Maggio?

 

In pratica, risolti tra ARAN e sindacati gli intoppi relativi agli aumenti delle risorse decentrate, che era una delle questioni più spinose finora in campo,  il testo dovrebbe essere inviato a stretto giro alla Corte dei conti. Che a sua volta avrà 15 giorni lavorativi per l’esame prima della firma finale. Gli aumenti, a meno di intoppi nell’ultima fase del percorso, dovrebbero quindi prevedibilmente scattare dalle buste paga di maggio.

 

I nuovi contratti porteranno ad aumenti in busta paga di 85 euro medi mensili. Il meccanismo, fa salire lo stipendio lordo del 3,48% con un sistema lineare che aumenta i propri effetti al crescere della retribuzione di base. Negli scalini più bassi della gerarchia, questo produce aumenti lordi poco superiori a 50 euro al mese, ma qui interviene l’«elemento perequativo»: un tassello aggiuntivo che porta l’effetto complessivo sopra gli 80 euro lordi.

 

Gli enti possono stanziare le risorse nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle vigenti disposizioni in materia di vincoli della spesa. In ogni caso, ferme le disposizioni di legge in materia, le risorse non possono essere stanziate dagli enti che si trovino in condizioni strutturalmente deficitarie o di pre-dissesto o di dissesto.

 

Acclarato, inoltre, il versamento degli arretrati in busta paga, relativi ai due anni e due mesi passati senza contratto nel triennio 2016-2018. L’una tantum, secondo i calcoli dell’amministrazione, vale in media 492 euro lordi, e oscilla dai 370 euro della fascia più bassa ai 712 euro destinati a chi occupa l’ultimo scalino prima della dirigenza.