contabilita-economico-patrimonialeLa contabilità economico-patrimoniale costituisce un impegno particolarmente gravoso per tutti i Comuni, in particolare – ma non solo – per quelli di minore dimensione. Le scadenze per il rendiconto 2017 sono insostenibili?


L’Anci ha chiesto un intervento urgente di spostamento al 2019 degli adempimenti richiesti ai Comuni fino a 5mila abitanti (in coerenza con gli articoli 232 e 233-bis del TUEL) e per promuovere una norma che consenta stabilmente – come avvenuto lo scorso anno – di presentare la documentazione economico patrimoniale entro il 31 luglio, successivamente al rendiconto della gestione.

 

E’ altresì necessario un ripensamento generale sulla contabilità economico-patrimoniale e sul bilancio consolidato. Sulla base di un congruo periodo di sperimentazione e di un’attenta valutazione del rapporto tra gli obiettivi che si intende perseguire e lo sforzo richiesto ai Comuni  in termini di mezzi umani e materiali.

 

Pubblicato per questi motivi il documento ANCI-IFEL sulle scadenze della contabilità economico-patrimoniale.

 

Si deve ricordare che lo scorso anno fu concessa una proroga relativa ai soli documenti di contabilità economico-patrimoniale fino al 31 luglio. A favore dei Comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti che attivavano per la prima volta il processo. Nel complesso la stessa situazione di difficoltà si sta ripresentando anche quest’anno. E non solo per gli enti minori che oggi sarebbero chiamati a tali adempimenti per la prima volta.

 

L’intervento permetterebbe di riflettere in modo più disteso ed organico sulle proposte formulate dall’Anci già nell’ambito dell’esame parlamentare della Legge di bilancio 2018, pervenendo a soluzioni costruttive e condivise:

 

1) la CEP e il bilancio consolidato devono essere considerati adempimenti sperimentali per un congruo periodo di tempo. Almeno fino all’esercizio 2020 e almeno per i Comuni fino a 30mila abitanti. Evitando così di sottoporre a controllo questo aspetto della contabilità prima di assicurarne gli strumenti di elaborazione e eventualmente ridefinirne le modalità;

 

2) la scadenza per la presentazione dei documenti CEP va stabilmente portata al 31 luglio, così da permettere un più agevole percorso elaborativo e deliberativo;

 

3) gli enti fino a 5mila abitanti devono essere inclusi negli obblighi in forma sperimentale per tre anni, con prima rendicontazione a partire dal 2019;

 

4) deve essere immediatamente attivato un tavolo tecnico-politico che riveda gli obiettivi e le modalità della CEP e del bilancio consolidato. Tavolo che valuti con estrema attenzione l’esclusione degli enti di minori dimensioni demografiche. Nonché definisca un sistema più efficiente in termini di rapporto tra obiettivi “conoscitivi” della CEP e mezzi (umani, tecnici, economici e di tempo) messi in campo per raggiungerli.

 

In allegato il testo completo della nota.