Numeri in crescita per le richieste di rottamazione cartelle esattoriali: vale a dire la possibilità di saldare i debiti col fisco, senza sanzioni né interessi di mora. Tutto quello che occorre sapere.


Di fatto è l’ultima chiamata per il percorso avviato con la rottamazione delle cartelle esattoriali, la «definizione agevolata» che permette di chiudere i conti con l’Agenzia delle entrate per il periodo tra il 2000 e il 2016.

 

Dopo la prima rottamazione, lanciata dal governo Renzi, è arrivata la seconda rottamazione, targata governo Gentiloni, che riguarda i debiti più recenti, quelli del 2017. Per questa rottamazione bis è adesso possibile fare un primo bilancio.

 

E i numeri confermano che anche stavolta le cose stanno andando bene. Le domande presentate tra l’inizio di novembre e il 31 gennaio sono state circa 200 mila.

 

In quali Comuni è possibile?

 

Una gran quantità di Comuni, e in particolare per grandi città come Roma, Napoli, Genova, Palermo, Venezia e Perugia, le decisioni in merito alla rottamazione bis sono state già prese. Queste realtà infatti, così come moltissime altre amministrazioni locali, aderiscono al servizio riscossione garantito dall’Ader, l’Agenzia delle entrate – Riscossione, che ha da qualche tempo sostituito la vecchia Equitalia.

 

Ebbene, i Comuni che utilizzano questo servizio, di default sono stati ricompresi nella rottamazione bis attuata dalla stessa Ader. Quindi in tutti questi casi i cittadini sanno già che potranno usufruire di questa opportunità di pagamento agevolato delle cartelle arretrate, senza incorrere in sanzioni gravi.

 

Modalità

 

L’Agenzia delle Entrate invia circa 60mila lettere (ma il numero non è ancora definitivo) per spiegare ai contribuenti coinvolti che potranno riprendere i vecchi piani di rateizzazione delle cartelle pendenti nonostante abbiano aderito alla rottamazione e non abbiano pagato la prima o unica rata in scadenza lo scorso 7 dicembre 2017.

 

Nelle lettere, l’Agenzia comunicherà:

 

– il debito residuo delle cartelle esattoriali;
– le nuove scadenze per il pagamento delle rate.

 

La procedura non comporterà oneri aggiuntivi.

 

Scadenze

 

Il numero di rate massimo, mediante il quale può essere dilazionato il pagamento è 5, aventi le seguenti scadenze:

 

– Luglio 2018;
– Settembre 2018;
– Ottobre 2018;
– Novembre 2018;
– Febbraio 2019.