Donare è importante, e da questo gennaio 2018 sarà anche più semplice e più conveniente.
Le donazioni a soggetti impegnati nel sociale contano innanzitutto da un punto di vista umanitario: senza di esse, sarebbero migliaia le persone in Italia prive di quelle opportunità che la natura non gli ha concesso. Poi avanza anche l’aspetto fiscale, visto che la riforma del Codice del Terzo Settore prevede anche diverse agevolazioni per chi deciderà di versare un contributo umanitario. Ecco, dunque, perché questo 2018 sarà un anno all’insegna delle donazioni alle Onlus.
Donazioni: deduzioni e detrazioni fiscali per privati e aziende
In dichiarazione dei redditi, secondo la legge italiana, è possibile inserire fra le spese agevolate anche le donazioni fatte verso le Onlus: ovvero verso quelle organizzazioni non a scopo di lucro impegnate nel sociale. In Italia ce ne sono diverse che operano su territorio nazionale, come ad esempio la Lega del Filo d’Oro, che permette di effettuare delle donazioni per i bambini sordociechi. Donando ad organizzazioni come questa, è possibile ottenere delle deduzioni o delle detrazioni fiscali, a seconda di persone fisiche (privati) o imprese. Le persone fisiche, in sede di dichiarazione, possono optare per la deducibilità o per la detrazione IRPEF, al 26% su un tetto di 30.000 euro annui: per la deducibilità, invece, si parla di un 10% del reddito su un limite di 70.000 euro. Per gli attori IRES, invece, la situazione in merito a deduzioni e detrazioni fiscali è la seguente: la deducibilità non varia, mentre la deduzione IRES va al 2%.
Gennaio 2018: quali sono le novità in termini di agevolazioni?
Da gennaio 2018 il Codice del Terzo Settore agirà per introdurre le ampliazioni in termini di deducibilità e di detrazione. Nello specifico, le percentuali delle detrazioni IRPEF per i soggetti privati saliranno dal 26% al 30%: fino ad arrivare al 35%, nel caso il privato si sia anche iscritto ad una associazione di volontariato. Per quanto concerne la deducibilità, invece, verrà eliminato il tetto massimo dei 70.000 euro annui: dunque la detrazione del 10% potrà essere calcolata su qualsiasi reddito. Non cambia invece la regola cardine: la donazione dovrà essere tracciabile, perché farà fede la ricevuta.
Donare giova anche alle aziende
In Italia le aziende donatrici e impegnate nel sociale rappresentano il 79% del parco totale: questo non solo per via dei benefici a livello fiscale, comunque inferiori a paesi come gli USA, ma anche per altri aspetti. Donare e impiantare delle partnership con le Onlus, infatti, è anche un veicolo di potenziamento del branding: il marchio acquisisce punti extra in termini di reputazione sul mercato. Non solo, donare dà l’occasione di fare anche del sano volontariato aziendale: le raccolte fondi interne aiutano il gruppo a cementarsi e a votarsi ad una causa comune.