FOIAfilesCon l’accesso civico generalizzato si può ottenere ogni informazione sulle modalità di esecuzione del contratto d’appalto a prescindere da interessi specifici. In questo senso si è espresso il Tar Campania, Napoli, sezione VI, con la sentenza 6028/2017.


L’accesso civico (generalizzato e non) e l’accesso ai sensi della legge n. 241 del 1990 operano sulla base di norme e presupposti diversi. Tenere distinte le due fattispecie è essenziale per calibrare i diversi interessi in gioco, allorché si renda necessario un bilanciamento caso per caso tra tali interessi. Tale bilanciamento è, infatti, ben diverso nel caso dell’accesso ex l. n. 241 del 1990 dove la tutela può consentire un accesso più in profondità a dati pertinenti e nel caso dell’accesso generalizzato, dove le esigenze di controllo diffuso del cittadino devono consentire un accesso meno in profondità (se del caso, in relazione all’operatività dei limiti), ma più esteso, avendo presente che l’accesso in questo caso comporta, di fatto, una larga conoscibilità (e diffusione) dei dati, documenti e informazioni.

 

L’accesso civico ha lo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico. Quindi, sotto questo profilo, la richiesta di verificare aspetti dell’esecuzione del contratto rientra a pieno titolo nella finalità voluta dalla legge di consentire un controllo sull’uso delle risorse pubbliche.

 

Si rammenta in proposito che l’accesso civico generalizzato (a differenza dell’accesso ordinario) ha ad oggetto non solo documenti ma anche meri “dati e informazioni”. Entro questi limiti (e il Comune dovrà eventualmente oscurare gli atti dai quali possano evincersi le particolari modalità di approvvigionamento e le condizioni economiche ottenute dalla controinteressata) non si ravvisa alcun confliggente interesse economico e commerciale che possa subire un pregiudizio dalla conoscenza dell’informazione in questione.