Entrerà in vigore il prossimo 6 febbraio il Decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 224 recante il Codice della Protezione civile.
Il Servizio nazionale della protezione civile, è il sistema che esercita la funzione di protezione civile costituita dall’insieme delle competenze e delle attivita’ volte a tutelare la vita, l’integrita’ fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attivita’ dell’uomo. Il Servizio nazionale concorre al perseguimento delle finalita’ previste dalla normativa dell’Unione europea in materia di protezione civile. Le norme del decreto costituiscono principi fondamentali in materia di protezione civile ai fini dell’esercizio della potesta’ legislativa concorrente.
Sono attivita’ di prevenzione non strutturale di protezione civile quelle concernenti:
a) l’allertamento del Servizio nazionale, articolato in attivita’ di preannuncio in termini probabilistici, ove possibile e sulla base delle conoscenze disponibili, di monitoraggio e di sorveglianza in tempo reale degli eventi e della conseguente evoluzione degli scenari di rischio;
b) la pianificazione di protezione civile, come disciplinata dall’articolo 18;
c) la formazione e l’acquisizione di ulteriori competenze professionali degli operatori del Servizio nazionale;
d) l’applicazione e l’aggiornamento della normativa tecnica di interesse;
e) la diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile, anche con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, allo scopo di promuovere la resilienza delle comunita’ e l’adozione di comportamenti consapevoli e misure di autoprotezione da parte dei cittadini;
f) l’informazione alla popolazione sugli scenari di rischio e le relative norme di comportamento nonche’ sulla pianificazione di protezione civile;
g) la promozione e l’organizzazione di esercitazioni ed altre attivita’ addestrative e formative, anche con il coinvolgimento delle comunita’, sul territorio nazionale al fine di promuovere l’esercizio integrato e partecipato della funzione di protezione civile;
h) le attivita’ di cui al presente comma svolte all’estero, in via bilaterale, o nel quadro della partecipazione dell’Italia all’Unione europea e ad organizzazioni internazionali, al fine di promuovere l’esercizio integrato e partecipato della funzione di protezione civile;
i) le attivita’ volte ad assicurare il raccordo tra la pianificazione di protezione civile e la pianificazione territoriale e le procedure amministrative di gestione del territorio per gli aspetti di competenza delle diverse componenti.
Sono attivita’ di prevenzione strutturale di protezione civile quelle concernenti:
a) la partecipazione all’elaborazione delle linee di indirizzo nazionali e regionali per la definizione delle politiche di prevenzione strutturale dei rischi naturali o derivanti dalle attivita’ dell’uomo e per la loro attuazione;
b) la partecipazione alla programmazione degli interventi finalizzati alla mitigazione dei rischi naturali o derivanti dall’attivita’ dell’uomo e alla relativa attuazione;
c) l’esecuzione di interventi strutturali di mitigazione del rischio in occasione di eventi calamitosi, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti;
d) le azioni integrate di prevenzione strutturale e non strutturale per finalita’ di protezione civile di cui all’articolo 22.
La gestione dell’emergenza consiste nell’insieme, integrato e coordinato, delle misure e degli interventi diretti ad assicurare il soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi e agli animali e la riduzione del relativo impatto, anche mediante la realizzazione di interventi indifferibili e urgenti ed il ricorso a procedure semplificate, e la relativa attivita’ di informazione alla popolazione.
A questo link il testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.