gas-bottle-1750491_640Gli impiantisti, gli edili e altre categorie professionali si possono trovare ad operare con bombole contenenti varie tipologie di gas, necessari per lo svolgimento di attività e/o specifiche lavorazioni complementari alla loro professione.


Bombole. Si tratti di un gas infiammabile (bombola di butano, metano o similari) per poter riscaldare componenti di tubazioni, guaine impermeabilizzanti o conglomerati bituminosi o si tratti di gas comburenti (tipo l’ossigeno per alimentare un cannello ossiacetilenico per operazioni di saldatura o taglio di elementi in ferro) o ancora di gas “refrigeranti” (tutti i gas fluorurati utilizzati per caricare gli impianti di climatizzazione, condizionatori d’auto, impianti frigoriferi di veicoli a temperatura controllata ecc..) spesso ci sono dei dubbi legati alle leggi che regolano il loro trasporto e quali sono i criteri da rispettare per non incorrere in rischi e incidenti durante il loro trasporto.

 

In particolare ci si chiede se le modalità di trasporto delle bombole  effettuate dalle aziende e dagli artigiani soggiaccia o meno alla regolamentazione sul trasporto delle merci pericolose (ADR).

 

Verificando l’ultimo aggiornamento tecnico cosiddetto “ADR 2017” identificato nella Direttiva (UE) 2016/2309 del 16/12/2006 che adegua per la quarta volta al progresso scientifico e tecnico gli allegati della Direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose, vengono ancora confermate due esclusioni.

Le disposizioni dell’ADR

Le disposizione dell’ADR infatti non si applicano:

 

  • Ai trasporti di macchinari o dispositivi non specificati dall’ADR e che possono contenere merci pericolose nel loro interno o nei loro circuiti di funzionamento, a condizione che siano prese precauzioni per impedire ogni perdita del contenuto nelle normali condizioni di trasporto;
  • Ai trasporti effettuati dalle imprese come completamento alla loro attività principale, quali l’approvvigionamento di cantieri edili o di costruzioni civili, o per il tragitto di ritorno da questi cantieri, o per lavori di controllo, riparazione e manutenzione, in quantità non superiori a 450 litri per imballaggio e nei limiti delle quantità massime totali specificate al 1.1.3.6;
  • Al trasporto dei gas contenuti nel serbatoio di un veicolo utilizzati per la sua propulsione o per il funzionamento di uno dei suoi equipaggiamenti;
    (per esempio veicoli bi-fuel o veicoli con furgoni frigoriferi alimentati a gas;
  • Al trasporto dei gas contenuti nei serbatoi di carburante dei veicoli trasportati (per es. una bisarca che trasporta vetture bi-fuel);
  • trasporto dei gas contenuti negli equipaggiamenti utilizzati per il funzionamento dei veicoli (per es. gli estintori e gli pneumatici gonfiati);
  • Al trasporto dei gas contenuti negli equipaggiamenti speciali dei veicoli e necessari al funzionamento di questi equipaggiamenti speciali durante il trasporto (sistemi di riscaldamento, vivai, riscaldatori).

 

Non appare pertanto applicabile il regolamento ADR alle ditte che utilizzano gas di vario tipo nella loro attività quotidiana. Indipendentemente da ciò il datore di lavoro deve valutare i rischi conseguenti al trasporto di recipienti in pressione e attuare quelle misure di prevenzione e protezione a tutela dei propri lavoratori. Quindi una verifica dei contenitori e della loro tenuta prima e dopo ogni viaggio, la manutenzione delle valvole di chiusura e delle attrezzature in generale, l’aerazione della porzione di veicolo ove sono contenuti i recipienti, la presenza a bordo di un estintore adeguato (per i gas infiammabili) sono quelle misure minime consigliate per la sicurezza.