politiche fiscaliÈ disponibile sul sito del ministero dell’Economia e delle finanze l’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2018-2020, emanato lo scorso 16 dicembre.


 

Il documento, elaborato in coerenza con quanto previsto dal Documento di economia e finanza (Def), è suddiviso in due parti: la prima delinea gli indirizzi di carattere generale, gli ambiti di azione considerati prioritari e le linee di attività di particolare rilevanza del sistema della fiscalità; la seconda, invece, descrive gli indirizzi operativi rivolti a ciascuna componente dell’Amministrazione finanziaria.

 

Indirizzi generali

 

Il primo aspetto evidenziato nell’Atto di indirizzo è la revisione (attualmente in corso) della struttura organizzativa e funzionale dell’Amministrazione finanziaria; revisione che trae spunto dai recenti rapporti dell’Ocse e del Fmi. L’obiettivo è incrementare l’efficienza complessiva e la produttività del sistema della fiscalità, fornendo servizi dalla qualità sempre più elevata e favorendo una maggiore compliance volontaria dei contribuenti. Nel prossimo triennio, quindi, da un lato sarà ulteriormente consolidata la governancedell’Amministrazione fiscale e, dall’altro, si continuerà a dare attuazione a una strategia di contrasto all’evasione finalizzata a dare priorità all’adempimento spontaneo e all’emersione volontaria delle basi imponibili rispetto al tradizionale approccio basato sull’attività di controllo e accertamento ex post.

 

Particolare attenzione, inoltre, sarà dedicata ai processi di semplificazione e di digitalizzazione degli adempimenti, alla riduzione del tax gap e all’ulteriore miglioramento dell’attività di riscossione (rispetto al quale, peraltro, negli ultimi anni si è già registrato un trend positivo).

 

Il documento, quindi, indica gli specifici ambiti di azione nei quali si articolerà l’attività delle diversi componenti dell’Amministrazione tributaria nel prossimo triennio:

 

 

  • strategia olistica di compliance (rafforzamento del rinnovato rapporto con i contribuenti – valorizzazione del confronto ex ante piuttosto che ex post)
  • governance e coordinamento del sistema fiscale (rafforzamento delle sinergie tra Mef, Agenzie fiscali e Guardia di finanza – specializzazione e complementarietà tra le amministrazioni – revisione e reingegnerizzazione integrata dei processi fiscali e delle procedure informatiche)
  • attrazione degli investimenti e certezza del diritto per gli operatori (realizzazione di un sistema fiscale più equo e trasparente – internazionalizzazione e attrazione degli investimenti)
  • interoperabilità delle banche dati; revisione, razionalizzazione e semplificazione delle procedure interne (miglioramento complessivo della qualità dei servizi telematici anche sul fronte delle informazioni catastali)
  • semplificazione dei rapporti tra fisco e cittadini (facilitazione e razionalizzazione degli adempimenti tributari, progressiva dematerializzazione dei modelli dichiarativi, nuovo scadenzario fiscale)
  • rafforzamento della riscossione (miglioramento dell’efficacia delle procedure di riscossione, riduzione delle controversie tributarie)
  • valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico.

 

 

Particolare attenzione, inoltre, sarà riservata alle seguenti attività:

 

 

  • maggiore coordinamento tra i diversi enti della fiscalità
  • valorizzazione degli strumenti di cooperazione rafforzata con l’Amministrazione finanziaria (cooperative compliance, interpello nuovi investimenti, accordi preventivi, accordi relativi al patent box, procedure amichevoli nell’ambito delle Convenzioni contro le doppie imposizioni)
  • prosecuzione dell’elaborazione dei nuovi indici di affidabilità fiscale
  • completamento dell’estensione della fattura elettronica anche tra privati e piena attuazione della lotteria dello scontrino
  • mappatura territoriale dei fenomeni evasivi e predisposizione di piani di intervento integrati
  • miglioramento dell’efficacia dei controlli mediante l’utilizzo efficiente delle banche dati
  • rafforzamento dello scambio di informazioni e degli strumenti di cooperazione con le autorità pubbliche europee e internazionali
  • contrasto alle frodi fiscali, soprattutto in ambito Iva
  • intensificazione degli strumenti per combattere l’evasione fiscale internazionale
  • potenziamento delle sinergie tra Amministrazione finanziaria ed enti locali
  • miglioramento dei servizi telematici nell’ambito del contenzioso tributario.

 

 

Infine, per assicurare un ulteriore rafforzamento del rapporto fiduciario tra contribuenti e Amministrazione fiscale, sarà prestata massima attenzione alle segnalazioni dei cittadini e di intensificherà la collaborazione con i Garanti del contribuente.

 

Indirizzi operativi

 

Come detto, nella seconda parte dell’Atto di indirizzo vengono illustrate le coordinate operative che, alla luce degli indirizzi generali, dovranno essere realizzate da ciascuna articolazione dell’Amministrazione finanziaria: dipartimento delle Finanze, Agenzia delle entrate, Agenzia delle entrate-Riscossione, Guardia di finanza, Agenzia delle dogane e monopoli, Agenzia del demanio.

 

In particolare, l’Agenzia delle entrate, nel rispetto del suo mandato istituzionale, dovrà perseguire i seguenti obiettivi:

 

 

  • favorire la compliance volontaria dei contribuenti e assicurare la riduzione del tax gap
  • rafforzare il rapporto fiduciario con i cittadini e, conseguentemente, ridurre la conflittualità con i contribuenti (attraverso, tra l’altro, la valorizzazione degli strumenti premiali, la progressiva sostituzione degli studi di settore con gli indici di affidabilità fiscale, un’azione bilanciata tra consulenza e controllo, l’accelerazione dei rimborsi fiscali, il rafforzamento della mediazione e, più in generale, degli strumenti di definizione agevolata del controversie, lo sviluppo e l’innovazione dei servizi di assistenza, il potenziamento dei servizi telematici)
  • intensificazione degli scambi di informazioni con le altre amministrazioni per contrastare ancora più efficacemente i fenomeni di evasione internazionale
  • migliorare la qualità e la completezza delle banche dati catastali
  • proseguire le azioni di presidio e di potenziamento dell’anagrafe tributaria.

 

 

Dal canto suo, invece, l’Agenzia delle entrate-Riscossione sarà chiamata a:

 

 

  • garantire il miglioramento della relazione con il contribuente in un’ottica di trasparenza e fiducia reciproca
  • aumentare la qualità dei servizi offerti
  • assicurare lo scambio informativo con gli enti impositori
  • ottimizzare il risultato economico della riscossione, assicurando il raggiungimento degli obiettivi di gettito normativamente previsti
  • incentivare i livelli di efficienza per contribuire al progressivo contenimento dei costi.

 

 

Infine, il documento sottolinea che l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione rafforzeranno il coordinamento delle loro rispettive attività e le sinergie con le altre pubbliche amministrazioni allo scopo di incrementare ulteriormente il livello di efficienza del servizio pubblico da esse svolto.