Il Tribunale Amministrativo Regionale ha sospeso i decreti regionali con i quali era stato disposta la decadenza dalla carica di sindaci metropolitani di Catania e Palermo rispettivamente di Enzo Bianco e Leoluca Orlando, sindaci dei due capoluoghi, con la conseguente nomina di Commissari.
“Con un provvedimento che è tecnicamente di sospensione ma che già nel merito esprime forti giudizi sulla illegittimità formale degli atti adottati dalla Regione – afferma Orlando – il Tribunale amministrativo ha ripristinato una condizione di legalità e legittimità democratica e darà la possibilità di riprendere un percorso di ri-costruzione di questi enti intermedi, massacrati da un lunghissimo periodo di incertezza e mortificazione che ha determinato gravissimi danni alla funzionalità e ai servizi resi ai cittadini”.
Il Tar ha sospeso “per quanto di ragione gli effetti dei provvedimenti impugnati” e ha fissato l’udienza per la trattazione di merito del ricorso al 25 ottobre 2018. “I sindaci delle città metropolitane della Sicilia – si legge nell’ordinanza – si sono insediati pleno iure già per effetto della L.R. n. 8 del 2016, con la conseguenza che la sopravvenuta norma del 2017, ed in particolare la disposizione transitoria di cui al novellato art. 51 L.R. 15/2015, non sembra possa trovare legittima applicazione nei loro confronti”. E aggiunge: “La nuova disciplina andava applicata alle situazioni ancora in fieri (come quelle dei Liberi consorzi comunali, privi di organo di vertice) e non certo per le città metropolitane, in cui i sindaci dei rispettivi Comuni capoluoghi avevano assunto da oltre un anno il munus metropolitano”.
“Che il Tar Sicilia abbia sospeso i decreti regionali con cui si facevano decadere dalla carica di sindaci metropolitani i sindaci delle città di Palermo e Catania, Orlando e Bianco, commissariando gli enti, è una buona notizia per la democrazia”. Lo dice Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari.
La norma adottata dalla Regione Sicilia era stata stigmatizzata da Decaro che si era posto al fianco della battaglia di Leoluca Orlando e di Enzo Bianco per ripristinare il rispetto dello spirito della legge nazionale che dispone, appunto, l’automatismo per cui nelle Città metropolitane, il sindaco del capoluogo è sindaco anche del nuovo ente di area vasta. “Noi sindaci rivendichiamo l’applicazione della legge Delrio che affida alle Città metropolitane l’organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano. La legge siciliana, stravolgendo la riforma Delrio, riproponeva addirittura il ritorno alle vecchie Province, il commissariamento, affidato a funzionari regionali, fino alla prossima primavera, e l’incandidabilità dei sindaci dei Comuni capoluogo alla carica di sindaci metropolitani. Una direzione opposta rispetto a quella che viene assegnata a questi nuovi enti”.
La battaglia dei sindaci metropolitani di Palermo e Catania contro il regolamento della Regione, dopo la sospensiva, va ora avanti per il giudizio di merito. “Siamo al loro fianco”, conclude Decaro.