Il ministro Marianna Madia al Congresso dell’Unione segretari comunali e provinciali. “La vostra intelligenza e dedizione va oltre ciò che avremmo potuto fare con una legge di riforma”.
«Quello dei segretari comunali e provinciali non è un lavoro formale ma di sostanza, perché, attraverso l’affiancamento ai vertici politici locali, fate in modo che sia possibile dare servizi ai cittadini. La vostra intelligenza e dedizione va oltre ciò che avremmo potuto fare con una legge di riforma».
Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia ha concluso così il suo intervento questa mattina, a Palazzo Valentini, di fronte a una platea di segretari comunali e provinciali, al convegno “La centralità del Segretario Comunale e Provinciale nella Dirigenza delle Autonomie”.
A quasi un anno dalla battuta d’arresto della riforma che di fatto aboliva l’albo e ridenominava i segretari generali degli enti locali, l’organizzazione maggiormente rappresentativa della categoria – per numero di associati e capacità di interlocuzione con le istituzioni – ha aperto la seconda giornata del proprio XXI congresso con un dibattito pubblico sul peso, i doveri e le responsabilità dei segretari generali degli enti locali che, periodicamente, si ritrovano al centro dell’agenda politica italiana. Coinvolgendo in primo luogo il principale interlocutore istituzionale, il Ministro Madia appunto.
«Nel nostro progetto di riforma della PA, il segretario comunale e provinciale confluiva nel ruolo del dirigente unico – sottolinea il Ministro – assumendo, oltre il controllo di legalità, anche la dirigenza apicale della Pubblica Amministrazione, il coordinamento, la direzione, l’attuazione del programma. In fondo l’idea di trasformazione che era insita nella riforma è già nella realtà delle cose. Vi esorto a continuare a svolgere il vostro ruolo di dirigenti apicali degli enti locali, indispensabile per offrire servizi migliori al cittadino».
Già il segretario nazionale dell’Unione, Alfredo Ricciardi, aveva sottolineato più volte il ruolo di dirigente apicale degli enti locali che è iscritto nella funzione del segretario generale, presidio di legalità e di correttezza dell’operato istituzionale in una logica di neutralità, non di terzietà.
«Non dobbiamo restare fermi, appesi a una riforma mancata – precisa il segretario nazionale dell’UNSCP Alfredo Ricciardi – dobbiamo approfittarne, invece, per costruire il futuro, proponendo noi per primi riforme che arricchiscano la nostra funzione e rendano l’Albo un sistema da prendere a modello, valorizzando e modernizzando l’attuale figura apicale di riferimento degli enti locali».
A dire la loro sul tema, nel corso della mattinata, anche Veronica Nicotra, segretario generale dell’Anci, Piero Antonelli, direttore generale dell’UPI, Alessandro Purificato, segreteria nazionale Funzione Pubblica Cgil, Maurizio Petriccioli, Mario Sette, segretario nazionale Direts/Direl, ed Elisa Petrone, segretario nazionale Fedir. Nel pomerggio, hanno proseguito i lavori gli interventi di Antonio Le Donne e Maurizio Moscara, vice segretari nazionali vicari dell’Unione, e a seguire il dibattito. Domani, per l’ultimo atto del XXI Congresso dell’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, l’elezione dei vertici dell’organizzazione di categoria.