topoL’invasione di topi nelle case e negli uffici è una delle fattispecie più fastidiose e nocive che si possano presentare, con possibili ricadute anche a livello di salute. La soluzione più efficace? La derattizzazione.


 

 

 Il cinema e la TV, con i film di animazione e le serie televisive per i più piccoli, ci ha abituato all’immaginario del topolino come figura dolce, simpatica e accattivante.

Basta pensare a Topolino, Jerry l’antagonista di Tom, Bianca e Bernie, Ratatouille, Mignolo e il Prof: e questi solo per citare qualche esempio.

 

Nella realtà dei fatti, nostro malgrado, gli incontri ravvicinati con questi piccoli “amici” a quattro zampe sono decisamente meno edulcorati e fumettistici.

 

Nella cultura popolare, infatti, i topi sono sintomo di sporcizia e portano malattie: basti pensare alla vera e propria piaga ritratta nella fiaba popolare “Il pifferaio magico”, ritradotta in una delle versioni più famose dai Fratelli Grimm.

 

È possibile che questa visione del ratto abbia le sue radici anche nel trauma subito dall’Europa durante la Peste Nera.

 

La convivenza dei ratti con l’uomo può essere molto problematica: il ratto, infatti, è un animale estremamente prolifico, e in assenza di predatori può giungere rapidamente alla sovrappopolazione.

 

Essendo un onnivoro, e opportunista nella ricerca di cibo, può causare danni alle coltivazioni, a riserve alimentari come magazzini o dispense; ma può anche creare danni di altri generi (per esempio, è noto che i ratti spesso danneggiano i cavi elettrici masticandoli).

 

Poiché la presenza di ratti viene percepita come un’infestazione, viene considerata accettabile la pratica di avvelenare i ratti con pesticidi.

 

Eppure i metodi fai da te sono rischiosi: avvelenare i topi in casa potrebbe avere effetti indesiderati. I topi potrebbero andare a morire in posti non visibili e quindi emanare un cattivo odore.

 

Trappole tecnologicamente avanzate, esche avvelenate, gas venefici (come ad es. acido cianidrico o bromuro di metile) o addirittura misure high-tech come i derattizzatori ad ultrasuoni sono solo alcune di queste misure.

 

Attenzione però al pericolo di intossicazione di un uso improprio dei veleni specie in presenza di bambini o animali domestici. Inoltre si può persino infrangere la legge, dato che la Normativa nazionale disciplina rigidamente il ricorso al veleno nella Derattizzazione.

 

 

Per questo affidarsi a dei professionisti può essere la chiave migliore per gestire l’invasione. L’intervento di derattizzazione deve essere commisurato alle caratteristiche bio-etologiche dell’infestante, deve esaminare gli aspetti ambientali e tenere conto degli aspetti economico-aziendali affinché i risultati siano conformi alle aspettative.

 

Infine, non devono essere trascurate le problematiche ambientali. La derattizzazione viene eseguita spesso in ambienti fortemente antropizzati ma gli addetti al lavoro non devono essere minimamente disturbati dalle opere di bonifica.

 

In conclusione: si può uscire vivi da un’infestazione di ratti? Certo, pretendere di raggiungere un livello di convivenza quale quella adottata verso il Rattus norvegicus che è stato addomesticato ed è un animale da compagnia piuttosto diffuso magari è un paradosso in totale contrapposizione alla visione del ratto infido nemico casalingo.

 

Sicuramente però si può in modo ragionevole auspicare che, una volta operata la derattizzazione, le strade dell’uomo e del topo possano mantenersi come due rette parallele che non si incontrano mai.