Pubblicato il testo dell’audizione della Corte dei Conti sulla Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2017, presso le Commissioni congiunte bilancio del Senato e della Camera dei Deputati.
In coerenza con lo scenario economico prospettato, il Governo ha deciso di modificare anche il disegno della politica di bilancio di medio periodo. Il DEF dello scorso aprile non prevedeva interventi per il 2018 finalizzati a correggere al rialzo il deficit tendenziale: dopo una fase di politiche di bilancio dal marcato segno espansivo, il Documento prefigurava una significativa riduzione dell’indebitamento netto. Con la Nota di aggiornamento il Governo propone, invece, una strategia di interventi volti a mitigare in maniera significativa il carattere restrittivo della politica di bilancio incorporata nei quadri tendenziali. Il quadro programmatico della Nota coglie solo in parte gli spazi che si aprono nel breve periodo ai fini di un’accelerazione nel percorso di rientro dal debito.
Per il disavanzo viene confermato un profilo di riduzione, ma, pur in presenza di una limitata dinamica dell’inflazione, si è optato per la completa disattivazione della clausola IVA per il 2018. Le prospettive di finanza pubblica contenute nella Nota di aggiornamento confermano, in altri termini, l’indirizzo teso al risanamento finanziario che da anni caratterizza la gestione di bilancio, ma anche l’intenzione di utilizzare i margini di discrezionalità ritenuti in linea con le più recenti indicazioni europee.
La maggiore gradualità rispetto allo scenario tendenziale che la Nota propone con riguardo al profilo di rientro verso il pareggio strutturale e l’abbassamento del rapporto debito/Pil riflette l’intenzione di puntare ad una strategia bilanciata, che renda compatibili il rispetto delle regole di bilancio europee e la necessità di rafforzare ulteriormente i segnali di ripresa economica del periodo più recente. Si tratta di una scelta che, alla luce delle quantificazioni che la Nota di aggiornamento espone, appare coerente con gli impegni e con gli obiettivi cui il nostro Paese non deve sottrarsi, ma che deve essere accompagnata da alcune riflessioni su aspetti problematici che la stessa Corte ha già avuto modo di evidenziare, anche di recente, sia nelle occasioni delle audizioni sui documenti programmatici che nei propri referti al Parlamento.
In allegato il testo completo dell’audizione.