concorsoneCon 500mila i lavoratori statali ad andare in pensione nei prossimi cinque anni, risorse più giovani possono favorire il ricambio generazionale?


Entro qualche anno potrebbe essere avviata, infatti, una maxi campagna di recruiting per numerose assunzioni di dipendenti pubblici. Questi ultimi potranno lavorare nella Pubblica Amministrazione e permetteranno di sopperire alle migliaia di uscite di personale previste per i prossimi 4 anni, a causa dei pensionamenti.

 

La novità è annunciata del sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti, con un possibile maxi-concorso e soprattutto la realizzazione di un piano dei fabbisogni per stimare le necessità delle singole PA.

 

Questa decisione potrebbe essere figlia dei dati forniti dall’ARAN che, secondo le ultime statistiche redatte (aggiornate al 2015), comunica che soltanto il 2,7% dei dipendenti pubblici italiani (cioè appena uno su 33) oggi ha meno di 30 anni. Quelli con meno di 35 anni, invece, non arrivano al 7% mentre abbondano gli ultra 40enni e soprattutto gli ultra 50enni.

 

Si può affermare che la pubblica amministrazione italiana è probabilmente tra le più vecchie d’Europa.

 

Il nuovo piano di reclutamento segue quello annunciato lo scorso giugno, in seguito alla pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 aprile 2017, che autorizza ben 2mila assunzioni nella Pubblica Amministrazione.

 

Secondo Rughetti il percorso è quindi stato già delineato, visto che nella riforma del pubblico impiego «c’è già una novità importante: abbandoniamo il criterio del turnover, che è a mio avviso sbagliato, perché privilegia chi ha tanto personale e mortifica chi ne ha poco».

 

Nel nuovo Testo Unico, infatti, «andiamo verso il criterio della sostenibilità finanziaria di lungo periodo, che riguarda quindi il tema delle entrate. Tanto che è già prevista una fase di sperimentazione sul territorio, per Regioni e città metropolitane, per due anni, e poi si andrà a regime su tutta la P.a».