concorso dirigenti scolastici bandoLa selezione arriva nel momento di peggior carenza di dirigenti scolastici nella storia della Repubblica italiana: quest’anno, infatti, le lezioni sono riprese con un istituto su quattro privo del suo preside e affidato in reggenza a un capo d’istituto titolare in un’altra scuola.


Anief-Udir ribadisce, quindi, che il concorso, per la prima volta gestito in toto dal Ministero dell’Istruzione, costituisce una tappa fondamentale per sanare una situazione ormai diventata insostenibile, perché non è possibile che istituti autonomi con 6-7 e anche più plessi siano gestiti-organizzati da dirigenti che a loro volta devono fare altrettanto con le loro scuole, arrivando così a rincorrere appuntamenti, riunioni, scadenze e quant’altro in oltre dieci sedi che rivendicano la loro presenza. Peraltro in cambio di compensi aggiuntivi ridicoli, visto che non vanno oltre, in media, i 300 euro al mese.

 

A quanto pare, il regolamento in via di pubblicazione non conterrà le richieste del giovane sindacato: dovrebbero essere infatti esclusi i precari con 5 anni di servizio. Eppure nel 2011 il Consiglio di Stato ha detto a chiare lettere che possano partecipare alle procedure concorsuali nel rispetto della giurisprudenza comunitaria: in quell’occasione, l’organo di giustizia amministrativa respinse il ricorso del Miur contro il pronunciamento del Tar Lazio che aveva ammesso al concorso a preside di quell’anno anche alcuni docenti precari. A seguire, sono state emesse sentenze dello stesso tenore da parte del Tar del Lazio, come la 5011/2014, che ha dato il via libera ai candidati all’ultima selezione per dirigenti scolastici. Per questi motivi, Anief ha deciso di avviare un nuovo ricorso per far partecipare anche il personale non di ruolo, se in possesso della laurea e dei cinque anni di servizio.

 

Dell’importanza di bandire il concorso per dirigenti scolastici, mettendo a bando almeno 3mila posti visto il turn over dei prossimi anni, si è parlato in questo week end a Palermo, nel corso del secondo Convegno nazionale Udir: “Diventa importante a questo punto – ha detto il presidente Marcello Pacifico – che i tempi di svolgimento della procedura concorsuale siano celeri. Partire il prossimo anno con quasi 2.500 scuole in reggenza sarebbe una vera tragedia per le nostre scuole. Oltre che la dimostrazione che i tempi della politica e della burocrazia sono più rilevanti del bene dei nostri giovani in formazione. Come fondamentale diventa mettere in sicurezza, per il loro bene e quello di chi vive le nostre scuole, i nostri istituti scolastici”.

 

Il convegno ha anche toccato altri temi: oltre a pericoli sulla sicurezza, perché vale la pena sempre ricordare che la metà degli istituti scolastici è stata costruita prima del 1971, si è parlato di valutazione, merito, retribuzione della categoria, visto che un dirigente per i primi anni di carriera non supera i 2.300 euro al mese, con gli assunti dopo il 2001 senza Ria e tutta la categoria con un Fondo Unico Nazionale inadeguato. A rendere la professione sempre più difficile da svolgere è poi il fatto che la Legge 107/2015 ha moltiplicato incarichi e responsabilità.

 

Durante il convegno palermitano, Pacifico ha ricordato che Udir è stata convocata questa settimana, il 21 settembre, in audizione da tenere nella VII e XI Commissione della Camera – Cultura e Lavoro per portare le sue osservazioni sui disegni di legge n. 3830 e 3963 e proporre l’introduzione di 9 nuovi articoli al D.lgs. n. 81/08 del Titolo XIII bis recante “Disposizioni speciali in materia di Istituzioni scolastiche ed educative”: le proposte emendative del sindacato vanno dall’individuazione del datore di lavoro responsabile sulla sicurezza al potere inibitorio e d’interdizione, dagli obblighi e sanzioni per il proprietario dell’immobile e del DS agli impegni economici, sino ai lavori in appalto e alle nuove definizioni.