Il commercio si conferma ancora una volta il settore produttivo con il numero maggiore di aperture (20,6%), seguito dalle attività professionali (14,5%) e dalle costruzioni (8,9%).
Nel mese di luglio 2017 sono state aperte 37.706 nuove partite Iva. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso si registra una flessione dell’1,1%. Lo rende noto il dipartimento delle Finanze, con la pubblicazione del report elaborato dall’Osservatorio sulle partite Iva.
Il documento fornisce i dati, ripartendo le percentuali di distribuzione per natura giuridica, territorio, settori produttivi e caratteristiche anagrafiche.
Distribuzione per natura giuridica
Questo parametro evidenzia le seguenti quote di distribuzione delle aperture di nuove partite Iva:
- persone fisiche: 66,6%
- società di capitali: 28,1%
- società di persone: 4,4%
- non residenti e altre forme giuridiche: 0,9%.
Rispetto al luglio 2016 si registra un calo di aperture per le società di persone (-15,2%) e per le persone fisiche (-4%). Le società di capitali, invece, fanno registrare un aumento che sfiora il 10%.
Distribuzione per territorio
Dal punto di vista territoriale, la sintesi dell’Osservatorio rileva che le nuove aperture di partite Iva sono così “localizzate”:
- Nord: 42%
- Centro: 23%
- Sud e Isole: 35%.
Dal confronto con il mese di luglio dello scorso anno, emerge che gli incrementi maggiori si sono registrati in:
- Valle d’Aosta (+26,2%)
- Sicilia (+15,4%)
- Liguria (+11,4%).
Di contro, le flessioni più marcate sono avvenute in:
- Basilicata (-53,2%)
- Molise (-17,4%)
- Emilia-Romagna (-7,6%).
Distribuzione per settore produttivo
Dalla classificazione per settore produttivo emerge che il maggior numero di nuove partite Iva si registra, come di consueto, nel commercio (20,6%), seguito a ruota da attività professionali (14,5%)
e costruzioni (8,9%).
Gli incrementi più significativi, rispetto a luglio 2016, si rilevano nei seguenti settori:
- attività immobiliari (+12,5%)
- trasporto e magazzinaggio (+12%)
- servizi informativi (+10,5%).
Invece, i cali più evidenti si registrano:
- nell’agricoltura (-11,6%)
- nel commercio (-8,7%), che resta comunque il settore con il numero maggiore di nuove aperture
- nell’istruzione (-7,4%).
Distribuzione per caratteristiche anagrafiche
Se si prendono in considerazione le caratteristiche anagrafiche di coloro che lo scorso luglio hanno aperto una nuova partita Iva, emergono i seguenti dati:
- maschi: 62,4%
- femmine: 37,6%
- giovani fino a 35 anni: 47,4%
- soggetti tra 36 e 50 anni: 33%.
Rispetto al luglio 2016, emerge un aumento di avviamenti al crescere dell’età (dal -5,8% della classe più giovane al +5% della più anziana).
Altri dati
Infine, dalla lettura del report si ricava che a luglio 2017:
- il 17,8% di coloro che hanno aperto una nuova partita Iva risulta nato all’estero
- sono 13.113 i soggetti che hanno aderito al regime forfetario (circa il 34,8% del totale delle nuove aperture), con un aumento del 5,3% rispetto a luglio 2016.