beni strumentali incentiviAcquisto di beni strumentali per le Aziende situate nelle regioni del Mezzogiorno: è questo il nuovo Credito d’Imposta introdotto dalla Legge di Stabilità del 2016. Quali i dettagli?


Il beneficio è esclusivamente a favore delle Imprese ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

 

L’agevolazione, strutturata nella forma di credito di imposta, spetta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, individuabili in base all’articolo 55 del Tuir, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, che effettuano nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate nelle aree ammissibili.

 

Il credito d’imposta matura in capo alle imprese richiedenti in funzione della loro dimensione, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dalla Carta degli aiuti a finalità regionale.

 

Questi incentivi sono ripartiti in modo diverso in base alla Regione di destinazione, e nello specifico sono suddivisi secondo le percentuali indicate in Tabella 1:

 

 

 

mappa incentivi

 

Per poter fruire delle agevolazioni fiscali, le Imprese dovranno mantenere la loro attività in queste Zone Economiche Speciali per almeno sette anni e non devono essere né in liquidazione, né in scioglimento.

 

Ma a quanto ammonteranno le cifre per queste sovvenzioni nello specifico?

 

Le nuove norme dispongono che il calcolo del credito d’imposta sarà effettuato a decorrere dal 1° marzo 2017 al lordo degli ammortamenti, consentendo inoltre il cumulo con le altre agevolazioni di Stato sugli investimenti in beni strumentali.

 

La ripartizione sarà la seguente:

 

A) Per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2016 al 28 febbraio 2017, importi massimi sino a

 

  • 1,5 milioni per le piccole imprese;
  • 5 milioni per le medie imprese;
  • 15 milioni per le grandi imprese.

 

B) Per gli acquisti effettuati dal 1° marzo 2017 al 31 dicembre 2019, importi massimo sino a

 

  • 3 milioni per le piccole imprese;
  • 10 milioni per le medie imprese;
  • 15 milioni per le grandi imprese.

 

Inoltre è stato eliminato lo stop del divieto di cumulo del credito d’imposta con altri aiuti di Stato che insistano sugli stessi costi. La condizione è che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalla normativa europea.

 

Questa cumulabilità è esclusivamente riservata però agli acquisti effettuati dal 1° marzo 2017 al 31 dicembre 2019.

 

Per usufruire di queste agevolazioni le aziende possono rivolgersi a SOUL SRL, società che assiste le Imprese durante tutto il processo che va dall’identificazione delle misure agevolative fino all’ottenimento dei contributi.

 

Inoltre, tramite il portale http://www.trovacontributi.it/, le aziende oltre a poter richiedere a Soul una consulenza su misura relativamente a tutto quello che occorre sapere sul Credito d’Imposte per il Sud Italia possono consultare tutti i bandi attivi e in uscita  in Italia oltre che iscriversi ad un servizio gratuito di newsletter che informa su nuovi bandi in uscita.

 

Per avvalersi dell’agevolazione è necessario inviare apposita istanza all’Agenzia delle Entrate che risponderà comunicando alle imprese richiedenti l’autorizzazione alla fruizione del credito.

 

N.B. La comunicazione può essere presentata all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica, fino al termine ultimo del 31 dicembre 2019.

 

Infine, se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione, sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa entro il periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.