reati contro la paSono in vigore, da oggi, una serie di misure correttive nel settore penale, sia sostanziale che procedurale. Tra le novità operative da subito, la stretta sui reati contro la pubblica amministrazione.


In vigore un nutrito pacchetto di modifiche che investe tutto il settore penale, sia sostanziale sia procedurale. Una nuova disciplina delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, che inserisce tra i destinatari delle misure di prevenzione gli indiziati di prestare assistenza agli associati di organizzazioni mafiose e gli indiziati di reati contro la PA.

 

Il Pm avrà a disposizione più tempo per perseguire le principali forme di corruzione, l’induzione indebita e la truffa ai danni dello Stato. Come pure, per questa categoria di reati, viene espressamente istituita una corsia preferenziale nella formazione dei ruoli, accelerandone quindi la definizione.

 

Aumenta la durata della prescrizione per i reati di corruzione e induzione indebita che, una volta che sia iniziato il processo, potrà aumentare non più solo di un quarto ma della metà. La legge numero 103/2017 interviene anche sulla prescrizione, lasciando inalterati i termini previsti dalla ex Cirielli ma rivoluzionando le ipotesi di sospensione: in caso di condanna si prevede uno stop di 18 mesi sia in primo che in secondo grado; per le rogatorie all’estero, il termine resta sospeso sino a 6 mesi. Per i reati di corruzione, poi, la prescrizione arriva al massimo della pena edittale aumentata della metà e non più di un quarto come in passato.

 

Le pene per alcuni reati divengono più pesanti, come ad esempio quella per il voto di scambio politico-mafioso che è sanzionato non più con la reclusione da 4 a 12 anni, ma con la reclusione da 6 a 12 anni.