Sempre più spesso, banche e istituti di credito abusano del proprio potere, inserendo all’interno dei contratti clausole sfavorevoli ai propri clienti: come tutelarsi dai tassi d’interesse illegittimi?
Gli interessi sui mutui rappresentano un cruccio per tanti italiani e celano spesso tassi superiori a quelli legali. Tassi sopra i massimi consentiti, illegittimità delle commissioni di massimo scoperto, anatocismo, usura: questi gli elementi di scontro tra risparmiatore ed istituto di credito.
L’ente tenuto a monitorare la legalità di questi tassi d’interesse è la Banca d’Italia. Trimestralmente pubblica i tassi effettivi globali medi (TEGM) ed i valori medi dei compensi di mediazione rilevati nell’ambito dei compiti assegnati all’Istituto dalla legge n. 108/96.
La tabella 1 riporta gli ultimi dati pubblicati nel comunicato stampa di giugno e validi fino al 30 settembre 2017.
Fonte: CS Rilevazione trimestrale antiusura giugno 2017
Quali sono, secondo questa analisi, i limiti affinché questi tassi non possano essere ritenuti illegali? Secondo Bankitalia:
“Il limite oltre il quale gli interessi sono ritenuti usurari è calcolato aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali”.
Quella della Banca d’Italia è una traccia importante poiché banche e istituti di credito spesso abusano del proprio potere, inserendo all’interno dei contratti clausole sfavorevoli ai propri clienti, che in seguito si rivelano illegittime.
In quali modi è possibile tutelarsi da questi raggiri “legali” degli enti creditizi?
Qualora dovessero sorgere dubbi sull’illegittimità di queste clausole che hanno favorito la maturazione di interessi illegali, esiste la possibilità di far annullare il contratto e di consentire al cliente di recuperare gli interessi indebitamente corrisposti.
Per attestare quando gli interessi bancari sono a tutti gli effetti usurari è in primo luogo indispensabile una perizia finanziaria.
Occorre in questo senso affidarsi a un team di analisti finanziari e di avvocati esperti in diritto bancario e finanziario, come quello di GMBFinance che, tramite la negoziazione per un accordo bonario o l’apertura di un contenzioso con la banca controparte, può consentire di ottenere il recupero degli interessi illegittimi e delle perdite finanziarie.
Una volta che la perizia finanziaria ha avuto esito positivo la legge è dalla parte del risparmiatore. Si può avere, in questo caso, diritto alla restituzione di tutti gli interessi pagati poiché ai sensi dell’art. 1815 del codice civile
“Salvo diversa volontà delle parti, il mutuatario deve corrispondere gli interessi al mutuante.. […] Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi.”
Se riconosciuta colpevole la banca è responsabile per i danni arrecati al cliente: a quel punto si potrà chiedere all’istituto di credito il risarcimento del danno. In quanto soggetto finanziariamente capiente, esso sarà in grado di risarcire il risparmiatore “tradito”.