3. adinaStop alle truffe agli anziani. È iniziata questa settimana alla Camera dei Deputati la discussione di una proposta di legge di iniziativa parlamentare in merito ai delitti di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili e di circonvenzione di incapace.


 

Il provvedimento, che andrebbe a modificare il Codice penale si compone di cinque articoli attraverso i quali si introduce nel codice penale il nuovo delitto di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili (art. 643-bis) e inasprisce le sanzioni per il reato di circonvenzione di incapaci (art. 643 del codice penale). La proposta di legge aggiunge una nuova fattispecie penale tra i delitti contro il patrimonio mediante frode, per colpire condotte di frode in danno di anziani, attualmente punite a titolo di truffa aggravata (art. 640 c.p., con l’aggravante della minorata difesa) o di circonvenzione di persone incapaci.

 

Il nuovo illecito consiste nella condotta di chiunque, con mezzi fraudolenti, induce una persona a dare o promettere indebitamente a sé o ad altri denaro, beni o altra utilità e si caratterizza, rispetto alla semplice circonvenzione di incapace, per le qualità personali della persona offesa, che deve versare in situazioni di vulnerabilità psicofisica in ragione dell’età avanzata (spetterà al giudice valutare il ricorrere di entrambi i presupposti, cioè la vulnerabilità psicologica e l’età avanzata) e per le modalità particolari in cui il reato è commesso: a) nell’abitazione della persona offesa, o in altro luogo di privata dimora, o all’interno o in prossimità di uffici postali o di sedi di istituti di credito, di luoghi di cura o di ritrovo di persone anziane o di case di riposo; b) simulando un’offerta commerciale di beni o servizi.

 

Dal punto di vista sanzionatorio la proposta prevede la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 400 a 3.000 euro e una circostanza aggravante ove il fatto sia commesso con strumenti telefonici, informatici o telematici o avvalendosi di dati della vita privata della persona offesa, acquisiti fraudolentemente o senza il suo consenso più la confisca obbligatoria, in caso di condanna, anche per equivalente, dei beni che hanno costituito il profitto o il prezzo del reato. Da segnalare, inoltre, l’applicabilità agli indiziati del nuovo delitto di frode della custodia cautelare in carcere, anche se il giudice ritiene che, all’esito del giudizio, la pena detentiva irrogata non sarà superiore a tre anni.

 

Sanzioni più pesanti anche per la circonvenzione di incapaci

 

La proposta di legge dispone, inoltre, l’innalzamento della pena prevista per il delitto di circonvenzione di persone incapaci, prevedendo la reclusione da 2 a 7 anni (oggi da 2 a 6 anni) e la multa da 1.302 a 3.500 euro (oggi da 206 a 2.065 euro). In entrambe le fattispecie sanzionatorie, sia nel caso della frode in danno di soggetti vulnerabili sia nella circonvenzione di incapace, viene limitata l’applicazione della sospensione condizionale della pena  subordinando la concessione del beneficio alle restituzioni e al pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento nonché all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato nonchè l’arresto obbligatorio in flagranza.

 

Sindacati: legge positiva

 

L’iniziativa legislativa ha riscosso consensi dalla parte sindacale. Secondo la Cgil si tratta di un passo in avanti importante. “Seguiremo con grande attenzione tutto l’iter parlamentare e verificheremo nel dettaglio i suoi contenuti fino a quando non sarà approvata”. Così il segretario della Cgil Susanna Camusso. “Gli anziani – continua il dirigente sindacale – sono i più esposti al pericolo di essere truffati e i reati ai loro danni sono particolarmente gravi e odiosi, perché chi li commette si approfitta di una condizione di solitudine e fragilità. Per questo, riteniamo giusto che in questi casi le pene siano inasprite”.