startup innovative investimentiVia libera dell’Unione Europea agli incentivi fiscali per chi investe in startup innovative.


 

La Commissione Europea ha autorizzato l’Italia all’utilizzo della misura agevolativa prevista dalla Legge di Bilancio 2017 (articolo 1, comma 66, della legge n.232/2016).

 

L’approvazione di Bruxelles agli incentivi per chi investe nel capitale delle startup innovative arriva a fronte della considerazione che tale norma con rappresenta un aiuto di Stato e può essere messa in atto con effetto già dall’esercizio in corso.

 

Le modalità di supporto sono diverse: si parla di microcredito e di microprestito, di garanzie di credito di imposta, di spese per l’avvio sostenute da terzi, di fondi ingenti che arrivano dai programmi europei.

 

Le startup innovative sono società di capitali, anche in forma di cooperativa, con residenza in Italia, e le cui azioni o quote di partecipazione al capitale non sono trasferibili su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.

 

Con la modifica introdotta dall’articolo 4, comma 11, lettera b), del Dl n. 3/2015, la definizione è estesa anche alle imprese residenti in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia. Oltre a ciò, è necessario il rispetto di alcuni vincoli normativi in termini di compagine societaria, valore della produzione e oggetto sociale.

 

La Legge di Stabilità 2017 ha infatti previsto il raddoppio a 1 milione di euro l’investimento massimo a cui si applica la detrazione, che passa dal 19% al 30%, purché la quota venga tenuta per almeno tre anni (non più due). Gli investimenti devono essere coerenti con le aree della specializzazione intelligente (meccatronica, energia ed ambiente, qualità della vita e agrifood) e la valutazione degli stessi terrà conto delle capacità di generare crescita dimensionale, qualità e rilancio dell’impresa, innovatività di prodotto, di processo, di organizzazione o di marketing nonché della sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa.

 

Disponibile online, al link startup.registroimprese.it, il modello standard di atto costitutivo di startup innovativa in forma di srl. Il documento, da compilare e firmare digitalmente direttamente sulla piattaforma realizzata da Unioncamere e InfoCamere, rende pienamente operativo il meccanismo semplificato introdotto col decreto Mise del 17 febbraio scorso, e attuato con decreto direttoriale dello scorso 1° luglio, con cui sono state approvate le specifiche tecniche per predisporre atti costitutivi e statuti in formato elaborabile XML, senza avvalersi di un notaio.