elezioni rsuI Ballottaggi delle amministrative 2017 vedono la gran parte dei 22 capoluoghi di Provincia in gioco passare all’asse FI-Lega Nord-Fdi.


 

Laddove si presenta unito, il centrodestra vince, espugnando Genova con Marco Bucci e conquistando roccaforti rosse come La Spezia – con Pierluigi Peracchini – e Pistoia, con Alessandro Tomasi. Ma lo schema unitario è vincente anche a Monza, Lodi, nell’ “ex Stalingrado” d’Itlia Sesto San Giovanni, ad Asti e a Verona, dove Federico Sboarina trionfa su Patrizia Bisinella, compagna dell’ex sindaco Flavio Tosi e sostenuta anche dal Pd. “Ora vado fino in fondo, a governare. I prossimi sono Renzi, Gentiloni e Boschi”, esulta Salvini “vedendo” la trazione leghista del trionfo di oggi.

 

ballottaggi

L’unica vera soddisfazione per il centrosinistra è stata la vittoria a Padova, dove Sergio Giordani ha battuto il sindaco uscente, il leghista Massimo Bitonci. Il Movimento 5 Stelle è stato praticamente assente dai ballottaggi: tra i capoluoghi era presente solo ad Asti, dove ha perso, ma ha vinto a Carrara. L’affluenza non ha raggiunto il 50 per cento: è stata del 46,02 contro il 58 per cento del primo turno.

 

A Parma si conferma per un secondo mandato Federico Pizzarotti, per la prima volta in corsa senza il sostegno del Movimento 5 Stelle ma delle liste civiche: vittorioso su Paolo Scarpa, a sua volta supportato da liste civiche e dal Ps, con il 57,9% dei voti.

 

Risultati a ‘macchia di leopardo’ definisce quelli appena usciti dalle urne il segretario Pd, Matteo Renzi, che sottolinea le differenze tra amministrative e poitiche, ma ammette che la consultazione poteva andare meglio. “Nel numero totale di sindaci vinti siamo avanti noi del PD, ma poteva andare meglio: il risultato complessivo non è granché. Ci fanno male alcune sconfitte, a cominciare da Genova e l’Aquila, ma siamo felici delle affermazioni di Sergio a Padova, di Rinaldo a Taranto, di Carlo a Lecce”, scrive in un post su Facebook.