cyberbullismoooLa legge contro il cyberbullismo ha lo scopo di contenere il fenomeno e coinvolgere le scuole nel contrasto di quelle molestie online che in troppi casi hanno portato chi ne è stato vittima a togliersi la vita.


Dopo un iter lunghissimo e numerose polemiche, il disegno di legge sulla prevenzione e il contrasto del cyberbullismo entra in vigore. Si tratta di un obiettivo importante per la tutela di quei minori che spesso si ritrovano incastrati in un fenomeno così complesso e pericoloso per via dell’impatto sulle vittime di cyberprepotenze.

 

Il cyberbullismo è un fenomeno ormai di emergenza sociale in costante aumento, dagli esiti psicologici davvero devastanti: stiamo parlando dell’8,5% degli adolescenti presi di mira sul web e sui social, con un incremento del 30% rispetto allo scorso anno.

 

La nuova legge prevede più controlli sul web e il coinvolgimento delle scuole nel contrasto delle molestie online. Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo o i suoi genitori posono chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete. Se non si provvede entro 48 ore, l’interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore.

 

La procedura dall’ammonimento prevede che fino a quando non sia stata proposta denuncia per diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati, il Questore è chiamato a convocare il minore, colpevole verso altri minori, unitamente a un genitore, ammonendo il medesimo.

 

Alla scuola dovranno  fare la loro parte, individuando un referente per le iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo. Al preside spetterà il compito di informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo e, se necessario, convocare tutti gli interessati per adottare misure di assistenza alla vittima e sanzioni e percorsi rieducativi per l’autore.

 

Il Miur ha poi il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando sulla formazione del personale scolastico e la promozione di un ruolo attivo degli studenti, mentre ai singoli istituti è demandata l’educazione alla legalità e all’uso consapevole di internet.

 

Inoltre, scendono in campo, in materia di educazione digitale, per patrocinare questa legge la Sabri Gamer, Giulia Penna, Jack Nobile, Cesca e Klaus, i primi youtuber della scuderia di Luca Casadei, la Web Star Channel, la più grande influencer media company italiana. #Cyberesistance, questo il nome del progetto, debutta con un video, primo momento di un’articolata campagna che si svilupperà in diversi step nei prossimi mesi, dedicato a tutte le vittime di cyberbullismo.

 

L’idea di coinvolgere gli Youtubers più conosciuti e visualizzati tra i giovani è nata spontaneamente in seguito ad un incontro avuto alla Casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli con il dottor Luca Bernardo, da anni in prima linea contro il cyberbullismo e con l’avvocato Marisa Marraffino, esperta di reati informatici.