consorzi di bonificaIn seguito alla presentazione di un’interrogazione da parte del capogruppo FI Aurigemma sulla mancata nomina dei sub-commissari nei consorzi di bonifica, Codici interviene sul tema che riguarda il delicato settore, considerato il ruolo imprescindibile e di grande rilevanza che i consorzi ricoprono in particolare nel territorio laziale.


 

“Il vero problema – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici – non è la nomina spartitoria bensì che i consorzi continuino a chiedere le quote consortili ai propri associati anche quando l’immobile paga il servizio idrico ai singoli gestori”.

 

Dalle segnalazioni dei consumatori che si rivolgono alla nostra associazione emerge una situazione estremamente contraddittoria.

 

I consorzi di bonifica chiedono ai propri associati il pagamento del contributo consortile per la parte che attiene alla fognatura e alla depurazione anche per quegli immobili che sono passati nella competenza del Servizio Idrico Integrato.

 

Di conseguenza, il consumatore si ritroverà a dover pagare doppiamente una quota che in realtà era dovuta una sola volta.  Questo perchè i consorzi ritengono di poter richiedere il pagamento del contributo di bonifica sul solo presupposto che l’immobile è situato nel perimetro consortile, pretesa considerata da Codici illeggittima.

 

Il consumatore vessato, si ritrova a dover pagare lo scotto di un’inerzia che, invece, non dovrebbe intaccarlo minimamente. La pretesa impositiva viene giustificata dalla mancata stipula di una convezione tra servizio idrico integrato e consorzio di bonifica.

 

Per quale motivo deve essere il cittadino a subire la mancata volontà di regolare i rapporti con il gestore? Può il contribuente essere vittima di una pretesa illecita? Il consorzio, tra l’altro, pretende il pagamento del contributo tramite Cartella Esattoriale ed è emerso che, anche di fronte i ricorsi dei contribuenti in sede di commissioni provinciali, è preteso il pagamento dell’intero, pur non essendo dovuto.

 

Codici chiede che vengano accertate e valutare le responsabilità dei Consorzi di Bonifica affinchè il consumatore non sia costretto a veder gravare su di sé illegittimità commesse da altri e possa essere finalmente tutelato.