Extraprofitti dispacciamento: truffa sulle bollette elettriche da 1 miliardo. La denuncia di Codici: “vogliamo subito i nomi delle aziende che hanno sbilanciato, chiederemo l’accesso agli atti”.
Appena pochi giorni fa Codici apprezzava il fatto che il Ministro Calenda chiedesse di chiudere le istruttorie entro maggio sui procedimenti iniziati a giugno scorso, in merito all’aumento dei costi del dispacciamento elettrico, in cui parrebbe che alcuni operatori si sarebbero indebitamente riempiti le tasche grazie alla speculazione perpetrata.
Dove è sparito il miliardo in seguito all’aumento dei costi di dispacciamento e quindi delle tariffe elettriche, che ricordiamo è stato oggetto di audizione alla Camera e di segnalazione da parte di Codici all’Antitrust, dove in modo circostanziato abbiamo fornito le indicazioni per individuare facilmente nomi e importi degli operatori oggetto di questa truffa, che potrebbe rivelarsi come una delle maggiori truffe effettuate nel Paese negli ultimi 20 anni.
L’Autorità per l’energia nella delibera dalle 99/2017/E/eel al punto 39 ha precisato che: “le evidenze emerse nell’ambito dell’istruttoria mostrano che, nel periodo di osservazione, la Società è incorsa in sbilanciamenti significativi, che in alcuni mesi consecutivi e in alcune zone hanno superato ampiamente il 10000% rispetto all’energia effettivamente prelevata a consuntivo. Inoltre, la condotta risulta anche reiterata per gran parte del periodo sotto osservazione”.
Al punto 40 l’Autorità continua affermando che si tratta di “una anomalia macroscopica sia per dimensioni, sia per frequenza di accadimento. Una tale anomalia perpetuata dalla Società risulta del tutto incompatibile con la diligenza e la perizia richiesta a un operatore professionale ed esperto, quale deve essere l’utente del dispacciamento”.
Si afferma inoltre che gli extra profitti indebitamente incassati dalle Società vadano restituiti a Terna ma non vengono indicate le modalità. Quindi non si sa né come verranno restituiti gli extra profitti a Terna, né in quali percentuali. Oltre ai casi limite del 10000%, ci sono anche i più sfortunati che hanno sbilanciato del 1000% o solamente del 100%.
Codici vuole i nomi delle prime 9 società oggetto di questi provvedimenti ed incorsi in sbilanciamenti significativi. Sostanzialmente se si sbilancia al di sotto del 100% liberi tutti, perché viene tollerato per tutti indistintamente, sopra il 100% sono tollerate 9 società.
Come ha fatto Terna a non accorgersi di questi sbilanciamenti che avvenivano sulla rete secondo ordini di grandezza mostruosi, ricordiamo che i consumatori pagano in bolletta per questi sbilanciamenti attraverso gli oneri di sbilanciamento dell’energia elettrica che servono a coprire i costi sostenuti dal gestore di rete quando c’è una differenza tra il programma di immissione e l’effettiva produzione oraria di energia di un impianto. E se Terna si fosse accorta perché avrebbe fatto finta di niente?
Inoltre al punto 57 e 58 della Delibera, l’Autorità ammette che anche nel 2015 ci sarebbe stato uno sbilanciamento, ma per non far pagare gli oneri amministrativi a Terna che dovrebbe sostenerli per recuperare i crediti, per il 2015 lo sbilanciamento è stato tollerato: “Quest’ultimo aspetto rende economicamente non conveniente, e quindi inefficiente dal punto di vista dell’azione amministrativa, procedere ai recuperi anche per tutto il 2015″. Sostanzialmente Terna ha troppi costi, fare i calcoli costerebbe troppo e quindi non si fanno.