In vigore, con la pubblicazione in Gazzetta, il decreto 23 dicembre 2016 del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, che individua i limiti massimi di detraibilità, nella prossima dichiarazione dei redditi, delle spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea, breve, magistrale e a ciclo unico o per la partecipazione a corsi di dottorato, di specializzazione e a master universitari di primo e secondo livello.
Il provvedimento è stato emanato in base a quanto disposto dal comma 954 della legge di stabilità 2016, che affida al Miur la quantificazione annuale di tali importi, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università non statali.
In relazione ai corsi di laurea, i limiti variano a seconda dell’area geografica nella quale è ubicata l’università e dell’area disciplinare cui appartiene il corso d’istruzione (vedi tabelle allegate al Dm). Per la dichiarazione dei redditi relativa al 2016, in buona sostanza, sono confermati gli stessi tetti dell’anno scorso.
Area disciplinare corsi istruzione | Nord | Centro | Sud e isole |
Medica | € 3.700 | € 2.900 | € 1.800 |
Sanitaria | € 2.600 | € 2.200 | € 1.600 |
Scientifico-Tecnologica | € 3.500 | € 2.400 | € 1.600 |
Umanistico-sociale | € 2.800 | € 2.300 | € 1.500 |
Spesa massima detraibile | Nord | Centro | Sud e isole |
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello |
€ 3.700 | € 2.900 | € 1.800 |
Agli importi fissati dal decreto del Miur va sommato, per il calcolo definitivo della detrazione, anche quello relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio.