Cedolare Secca e Immobili all’Estero: chiarimenti.
Ho intenzione di affittare un appartamento di cui sono proprietario e che si trova in Francia. Posso applicare la cedolare secca?
Duilio Allofi
Cedolare Secca e Immobili all’Estero: chiarimenti
Il regime facoltativo di tassazione dei redditi derivanti dalla locazione degli immobili a uso abitativo e delle relative pertinenze (cedolare secca) non può essere applicato ai contratti di locazione di immobili situati all’estero, in quanto i relativi redditi rientrano nella categoria dei redditi diversi (articolo 67, comma 1, lettera f, Tuir) e non dei redditi fondiari (circolare n. 26/E del 1° giugno 2011, paragrafo 1.2).
La “cedolare secca” è un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile). In più, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. La cedolare secca non sostituisce l’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.
La scelta per la cedolare secca implica la rinuncia alla facoltà di chiedere, per tutta la durata dell’opzione, l’aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente.