Le scuole affidate in reggenza sono assai numerose e, in attesa del nuovo Concorso per i Dirigenti Scolastici, sono sprofondate nel caos.
Il problema potrebbe essere risolto in parte dal concorso per i dirigenti scolastici, il cui bando potrebbe essere pubblicato entro la fine del corrente mese. Intanto, diversi istituti, proprio a causa del suddetto problema, si trovano nel caos con dirigenti costretti a dirigere due o tre istituti contemporaneamente. E’ quello che sta succedendo ad esempio in Friuli Venezia Giulia, dove le scuole senza un dirigente scolastico sono 52.
Il dato è stato reso pubblico, in data odierna, oggi dalle organizzazioni sindacali nel corso di un’audizione presso la Sesta Commissione del Consiglio regionale.
Cgil, Cisl, Uil e Snals-Confsal, in una nota congiunta, affermano che si tratta di “carenza dai caratteri emergenziali, destinata ad aggravarsi nel prossimo anno per effetto dei prevedibili ulteriori pensionamenti, mentre ancora si aspetta l’emanazione dell’attesto concorso”.
Intanto sul versante concorso il regolamento pronto attende il via per la richiesta dei 1.500 posti a bando chiesti dal Ministero. Sarà il MEF a dare il parere. Dopo, il regolamento dovrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale e dovrà ottenere il visto della Corta dei conti.
Quindi si passerà al bando che dovrà avere il consenso del Ministero dell’economia e del Ministero della funzione pubblica. Un iter ancora lungo che rischia di veder saltare la dead line del 28 febbraio per il bando.
Scopo è di permettere ai nuovi dirigenti di coprire i posti vacanti per l’inizio del prossimo anno scolastico. Un obiettivo arduo se si andrà oltre il mese di febbraio per il bando del concorso.
Infatti, ricordiamo che i candidati dovranno affrontare una prova preselettiva, uno scritto, un orale e ben 4 mesi di corso. Se, quindi, il concorso partirà per marzo, le prove dovranno terminare entro maggio in modo da consentire i 4 mesi di corso con valutazione finale e fare in modo che i dirigenti prendano servizio per il nuovo anno scolastico.
Ammesso che si possa rispettare questa tempistica, si chiederà, comunque, agli aspiranti dirigenti di affrontare le prove come un vero e proprio tour de force, per poi, magari, dover rimandare di un anno l’assunzione.