compensi amministratoriNovità ancora da sciogliere per i docenti e personale Ata delle scuole pubbliche.

 

 


 

Il Ministero dell’istruzione non ha fornito istruzioni circa le modalità di dimissioni online dei lavoratori del comparto destinatari quest’anno delle novità contenute nella legge di bilancio entrate in vigore ufficialmente il 1° gennaio 2017.

 

La nota prot. 38646 pubblicata lo scorso 7 dicembre ha infatti rimandato a successive istruzioni le modalità di presentazione delle istanze di cessazione dal servizio per i lavoratori del comparto scuola che intendano fruire dei benefici previsti dalla legge di bilancio. L’attesa è dovuta alla necessità di adozione da parte del Governo dei relativi decreti attuativi sull’ape volontario, ape sociale e sui lavoratori precoci, attesi entro il mese di marzo. L’esecutivo sta già lavorando alla stesura dei provvedimenti che riguardano temi molto delicati come le modalità di erogazione del prestito pensionistico da parte del settore bancario ed i relativi costi in termini di interessi e costo della copertura assicurativa, la convenzione tra Inps e sistema bancario per l’erogazione del prestito ed il modello di richiesta dell’APE che sarà reso disponibile al cittadino. Si attende poi la pubblicazione di un altro Dpcm in cui siano definite le 11 attività gravose ammesse dal 1° maggio 2017 all’APE sociale e alla quota 41, le procedure per l’accertamento delle condizioni per l’accesso al beneficio e alla relativa documentazione da presentare a tali fini nonchè l’attività di monitoraggio circa l’utilizzo delle risorse stabilite a tal fine.

 

Una volta che la Presidenza del Consiglio avrà disciplinato tali novità il Miur dovrà necessariamente integrare le disposizioni fornite lo scorso 7 dicembre per raccordarle con le specificità del comparto scuola. L’Ape sociale, l’APe volontario e la possibilità per i precoci di uscire con 41 anni di contributi andranno in vigore il 1° maggio 2017 ma per il settore scuola la prima finestra utile per usufruirne resterà quella del 1° settembre 2017, coincidente con la fine dell’anno scolastico. Ai docenti sarà data una particolare finestra per presentare le domande di cessazione dal servizio oltre quella del 20 gennaio 2017 fissata lo scorso 7 dicembre. Ci sarà una procedura particolare, ricordano fonti sindacali in quanto la domanda di cessazione dovrà essere presentata solo una volta che l’Inps e/o il settore bancario avranno risposto positivamente circa la possibilità di accedere agli indicati strumenti. Per l’ape agevolato e per la quota 41 è previsto, infatti, un limite annuo di risorse, pertanto, il lavoratore potrà chiedere la cessazione dal servizio solo una volta che l’Istituto di previdenza avrà accertato sia la presenza dei requisiti per ottenere il beneficio sia la capienza delle risorse messe a disposizione.   “Qualsiasi sia la scelta dell’amministrazione si dovrà garantire la possibilità di accedere all’APE dal Settembre 2017, senza rischio di uno slittamento al 2018” chiede un gruppo di docenti interessati alla disposizione.