atti processoUnioni Civili: illegittimo l’annullamento della trascrizione degli atti.


Con le due sentenze n. 5047 e 5048, la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto “illegittimi, per incompetenza, i decreti dei Prefetti che nel 2014 hanno annullato gli atti con cui i Sindaci di Milano e di Udine avevano trascritto nei registri dello stato civile tredici matrimoni contratti all’estero da persone dello stesso sesso”.

Unioni Civili: illegittimo l’annullamento della trascrizione degli atti

Il Consiglio di Stato, spiega una nota “ha ritenuto fondati i ricorsi proposti dagli interessati e dal Comune di Milano,rilevando che solo il Consiglio dei Ministri, e non anche il Prefetto, può esaminare la legittimità degli atti emessi dai Sindaci quali ufficiali di stato civile e disporne l’annullamento, se essi risultano illegittimi. La Terza Sezione,per ragioni di carattere processuale, non si è invece occupata della questione sostanziale sul se i Sindaci possano o meno disporre la trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni contratti all’estero da persone dello stesso sesso”. “Questa decisione mi rallegra perché dimostra che l’azione che noi sindaci avevamo fatto nella piena funzione che abbiamo, che è quella di rappresentare e cercare di dare risposte a tutti i cittadini, anche a quelli marginali, era oggettivamente nell’interesse dei nostri cittadini”. Commenta il sindaco di Udine, Furio Honsell, interpellato dall’Ansa.

Nel 2014, quando quelle trascrizioni furono fatte – ricorda Honsell – l’attuale legge sulle unioni civili “non c’era ancora. E’ una legge che segna un passo avanti importante sulla strada dei diritti umani” e la decisione del Consiglio di Stato “ci conforta nelle scelte e – conclude Honsell – va nella direzione della civiltà”.